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Cronaca Marghera

La centrale Enel di Fusina guarda ai rifiuti per produrre la propria energia

Siglata stamane un'intesa tra Enel ed Ecoprogetto Venezia: l’obiettivo comune è di aumentare il consumo di CDR raggiungendo il quantitativo massimo di 70mila tonnellate all'anno

Nuova sfida per Enel ed Ecoprogetto: valorizzare nella centrale di Fusina 210mila tonnellate di CDR (combustibule derivato dai rifiuti) in tre anni. L’impegno è sancito nel protocollo siglato questa mattina a Mestre da Gianfilippo Mancini, direttore di Enel - della Divisione Generazione e Energy Management, e da Adriano Tolomei, amministratore delegato Ecoprogetto Venezia, alla presenza, tra gli altri, di Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia, di Andrea Razzini, amministratore delegato di Veritas, e di numerosi rappresentanti economici e istituzionali.

Enel ed Ecoprogetto puntano a consolidare e migliorare l’esperienza maturata in questi anni portando a pieno a regime l’operatività del processo di co-combustione del CDR nella centrale di Fusina con l’obiettivo comune di incrementarne il consumo e raggiungere così il quantitativo massimo annuo di 70mila tonnellate previsto dall’autorizzazione integrata ambientale.

L’accordo fa seguito alla positiva esperienza di sperimentazione avviata nel 2007, conclusa nel 2008 con l’ottenimento dell’Aia, e proseguita con un primo accordo triennale che ha permesso di ottenere risultati eccellenti. 46mila tonnellate nel 2010, 56mila nel 2011, quasi 60mila nel 2012, record a livello internazionale.

Grazie all’accordo tra Enel ed Ecoprogetto le 70mila  tonnellate annue di CDR derivato dalla raccolta differenziata, equivalenti ai rifiuti prodotti da 150mila persone del Veneziano, sono diventate una vera e propria risorsa per il territorio. “La centrale Enel di Fusina - ha sottolineato Gianfilippo Mancini, Direttore della Divisione Generazione di Enel - è l’emblema della sostenibilità". Sulla stessa lunghezza d'onda l'ad di Veritas Andrea Razzini: “Questo accordo dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che il nostro sistema di smaltimento è assolutamente virtuoso. La trasformazione del rifiuto secco in CDR, unito a una buona raccolta differenziata, fa sì che nel nostro territorio sia stato praticamente azzerato il ricorso alla discarica. Inoltre, questo sistema è in grado di contenere le tariffe e di liberare il territorio veneziano da affanni e preoccupazioni ambientali e sociali legati allo smaltimento dei rifiuti.

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