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Cronaca San Michele al Tagliamento

Furti di cellulari sotto gli ombrelloni per il mercato oltreconfine: due arresti

Un 37enne e un 47enne bloccati martedì tra Lignano e Bibione. Carabinieri e polizia locale li stavano osservando da un po', agivano in coppia e frugavano tra zaini e borse dei bagnanti

Due ladri di cellulari in arresto grazie ad una operazione interforze tra Veneto e Friuli. Nel primo pomeriggio di martedì due cittadini serbi (A.K., 37 anni, e Z.L., 47 anni) sono stati colti in fragranza di reato a rubare sotto un ombrellone a Lignano (Udine): mentre uno rovistava dentro un marsupio, il secondo faceva da palo. Non sapevano però di essere osservati dai carabinieri della stazione locale, che si sono avvicinati per bloccarli. Il più giovane, che materialmente aveva sottratto un cellulare, è stato fermato, mentre il secondo è riuscito ad allontanarsi. È stato comunque seguito a distanza e visto salire a bordo di una Renault Twingo e dirigersi verso Bibione.

PEDINAMENTO A BIBIONE

A quel punto sono entrati in gioco gli agenti in borghese della polizia locale di Bibione, allertati dai carabinieri di Lignano. Si sono messi alla ricerca della Twingo, intercettandola nel centro del paese e pedinandola fino a Lido del Sole, con l'intenzione di verificare se il conducente avesse qualche punto di appoggio dove nascondeva altra merce rubata. La macchina però continuava a girare senza una meta particolare, e così si è deciso di fermarne la corsa ed arrestare il guidatore per il furto commesso a Lignano.

SMERCIO OLTRECONFINE

I due erano già finiti nel mirino delle forze dell'ordine per altri furti avvenuti a Bibione e Lignano. "Era da qualche settimana – spiega il comandante del distretto della polizia locale Veneto Est, Andrea Gallo – che tra Veneto e Friuli si indagava su questa coppia che continuava a spostarsi tra il litorale veneto-friulano e la Serbia, probabilmente per esportare la merce rubata". Alla fine per i due si sono aperte le porte del carcere: il primo è in cella a Udine, quello bloccato a Bibione si trova a Pordenone. Ora si attende il processo per direttissima che si svolgerà in questi giorni. Parole di plauso da parte del sindaco di San Michele: "Operazioni di questo genere – afferma Pasqualino Codognotto – dimostrano come vi è una attenzione continua per garantire la legalità e la tranquillità del nostro turismo".

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