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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Portogruaro

Rubano un trattore da 100mila euro: bloccati sulla Triestina, si mettono nei guai da soli

Tre cittadini albanesi sottoposti a fermo dai carabinieri. Uno di loro ha cercato di disfarsi, in caserma, della chiave del veicolo agricolo. Da lì in poi il loro piano è saltato

Quando i carabinieri li hanno fermati per un controllo mentre erano in transito sulla strada statale Triestina erano molto sporchi di fango. Troppo. Tanto più che 40 minuti prima si era registrato il furto di un trattore da un'azienda agricola di Morsano al Tagliamento, nel Pordenonese. Tre cittadini albanesi sono stati sottoposti a fermo dai carabinieri della compagnia di Portogruaro dopo aver tentato di evitare i guai giudiziari in maniera piuttosto rocambolesca. 

Tutto inizia alle 2.30 di lunedì, quando dall'azienda agricola "Bianchi" ignoti trafugano un trattore "John Deere", dal valore di 100mila euro. Pur percependo il rumore causato dall'incursione, il proprietario non è riuscito a bloccare il furto, ma ha subito allertato i carabinieri, che diramano la nota di ricerca del veicolo. I controlli si fanno più serrati, sapendo che c'è una batteria di ladri in giro. Una gazzella del nucleo radiomobile di Portogruaro ha così intimato l'alt sulla Triestina, nel territorio di Fossalta di Portogruaro, ai tre occupanti di una Passat con targa italiana. I componenti del trio non sanno giustificare la loro presenza e si contraddicono pure. Per questo motivo tutti vengono portati in caserma nella città del Lemene, mentre la loro auto viene perquisita. Una volta in caserma, credendo di non essere visto, uno dei tre lascia cadere una chiave per terra. E' il passo falso principale della sua nottata.  

Recuperata, la chiave sembra essere compatibile con il trattore appena rubato. Tant'è vero che ha lo stemma "John Deere". Intanto nella Passat vengono sequestrati attrezzi da scasso, guanti da lavoro e i cellulari degli indagati. Proprio controllando quest'ultimi, i militari trovano nella cronologia di Google Maps alcune coordinate che puntano su una zona isolata in campagna, a Villetta di Chions, in Friuli. E' l'ultima ricerca digitata da uno dei sospetti. A quel punto i militari dell'Arma vanno a controllare, imbattendosi in un capannone in disuso. All'interno il costoso trattore. 

Nel frattempo in caserma a Portogruaro arriva anche il proprietario del veicolo, con un'altra chiave del trattore rubato: è identica a quella lasciata cadere a terra. A questo punto per un 23enne, un 28enne e un 27enne albanesi, in Italia senza fissa dimora, scatta il fermo di polizia giudiziaria e l'accompagnamento in carcere a Pordenone. In attesa della convalida. Le indagini naturalmente non si fermano qui: i carabinieri vogliono capire se i tre fossero una batteria autonoma o, al contrario, facessero parte di una organizzazione più estesa.

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