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Cronaca Eraclea / Via delle Industrie

Ladri nell'officina, il meccanico rincorre a piedi uno dei delinquenti

Stavano cercando di ripulire una ditta in via delle Industrie, ad Eraclea, ma sono stati sorpresi da uno dei dipendenti che ha subito chiamato la polizia

Furto sventato domenica mattina lungo le vie e i campi di Eraclea dove, come riporta la Nuova Venezia, un gruppetto di ladri intento a saccheggiare un'officina è stato sorpreso da uno dei meccanici e, dopo un lungo inseguimento, uno dei delinquenti ha finito la mattinata con le manette ai polsi.

CORSA A PIEDI – A notare che qualcosa non andava è stato un meccanico della ditta di via delle Industrie, anche parente del proprietario: l'uomo, intorno alle undici del mattino, ha infatti notato una figura sospetta all'interno dell'officina e un furgone con targa straniera posteggiato in strada. Il dipendente si è quindi avvicinato, scoprendo che era in corso un vero e proprio furto di batterie per auto. Il meccanico, corso subito dentro l'officina, è riuscito quindi a mettere in fuga i ladri: due di loro si sono tuffati dentro il furgoncino e si sono dileguati spingendo sull'acceleratore, ma il terzo non è riuscito a salire a bordo e si è dato alla fuga correndo per i campi. Peccato che il meccanico non si sia dato per vinto e, mentre allertava i colleghi, si è messo alle calcagna del delinquente, riuscendo a fermarlo dopo tre chilometri di corse a perdifiato, grazie anche a carabinieri e polizia, arrivati in tempo a bloccare la Eraclea Mare grazie alla segnalazione del proprietario dell'officina.

DELITTO E CASTIGO - Il ladro 18enne è stato condotto nella sede dell’Arma di Eraclea e tratto in arresto per il reato di furto aggravato in concorso. Qui i militari, analizzando le riprese delle telecamere comunali a circuito chiuso, sono riusciti a dimostrare il coinvolgimento dell’arrestato anche in un precedente furto commesso, sempre la stessa mattina, ai danni dell’ecocentro comunale ubicato nella zona industriale, circostanza in cui erano state prelevate altre batterie esauste, per ricavarne il piombo contenuto. Come disposto dal P.M., lo straniero è stato ospite delle camere di sicurezza della compagnia di San Donà di Piave fino alla mattina del giorno successivo, quando il giudice davanti al quale è comparso, nelle aule del tribunale di Mestre, lo ha condannato alla pena di nove mesi di reclusione e al pagamento della multa di 600 euro, concedendo il beneficio della sospensione condizionale della pena.

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