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Anziani avvicinati e derubati fuori da market, chiese, cimiteri o al mercato

La "banda dell'abbraccio" aveva come base un b&b di Mestre: cambiavano spesso auto, intestate ad altre persone. Decisive le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei Comuni in cui sono avvenuti gli assalti

Le vittime, quasi tutti anziani e anziane, venivano avvicinate fuori dalle chiese, nei pressi dei cimiteri, dei supermercati o durante il mercato settimanale. I rapinatori fingevano di conoscerli o di conoscere loro parenti, chiedevano loro informazioni, si rendevano disponibili per un massaggio o per altri lavori. In questo modo si guadagnavano un livello di fiducia sufficiente a passare al contatto fisico e abbracciare i malcapitati, con l'obiettivo di sfilargli gioielli, catenine o orologi di valore. Sono almeno tredici (nel giro di 3 mesi, da giugno ad agosto 2021) i colpi eseguiti in questo modo dalla stessa banda, che si aggirava nella provincia di Treviso e aveva base a Mestre. I furti sono stati segnalati a Castelfranco, Oderzo, Conegliano, Mogliano ma anche Istrana, Montebelluna, Altivole, Volpago, Roncade, Nervesa e Paese.

L'indagine dei carabinieri del nucleo investigativo di Treviso, coordinata dal pubblico ministero Massimo De Bortoli, ha permesso di identificare i responsabili delle rapine, messe a segno ai danni di uomini e donne tra i 66 e i 91 anni e che avrebbero fruttato loro diverse migliaia di euro. La refurtiva sarebbe stata rivenduta sul mercato nero. A finire in carcere Samuel Gheorghe e la compagna Lidia Gheorghe, entrambi di 29 anni (il primo era già in cella a Lanciano, la seconda è stata rintracciata nel viterbese), Leonard Stoian, 28 anni, e Bianca Dumitru, 23 anni, indivuati qualche giorno fa in provincia di Bologna. Irreperibili al momento altre due donne che facevano parte del gruppo e che sono state colpite daalla misura del divieto di dimora in Veneto. Solitamente, in occasione dei colpi entravano in azione un uomo che faceva da autista, una donna che restava con lui in auto e fingeva di girare in zona e l'esecutrice vera e propria della rapina che poi veniva poi recuperata dai due complici per la fuga.

I carabinieri hanno accertato che il gruppo utilizzava come base un bed and breakfast di Mestre. Si spostavano con auto sempre diverse e intestate ad altre persone. In un caso, lo scorso 26 agosto, i malviventi sarebbero arrivati a minacciare la vittima della rapina utilizzando una pistola mentre il 4 luglio, a Roncade, un 70enne ha tentato di resistere al furto del proprio orologio ed è rimasto ferito. Decisiva nelle indagini la collaborazione dei Comuni in cui si sono consumati i colpi, in particolare nel fornire le immagini video delle telecamere di sorveglianza.

L'articolo originale su TrevisoToday.

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