Vetrerie nel mirino, raffica di raid: gli intrusi però vengono arrestati

Vetrerie di Murano nel mirino dei ladri. Nottata di razzie e furti nell'isola lagunare quella tra giovedì e venerdì nell'isola lagunare (ma anche ventiquattro ore prima si sono registrate incursioni simili), dove i delinquenti hanno deciso di mettersi al lavoro non in una sola struttura, bensì cercando di impadronirsi del maggiore bottino nel minore tempo possibile.

Così venerdì mattina sono state almeno tre le vetrerie visitate dai predoni, i quali con ogni probabilità puntavano soprattutto su contanti. Invece si sono dovuti accontentare, si fa per dire, di costoso materiale tecnologico, come computer e tablet. Tutti oggetti molto richiesti e quindi facilmente monetizzabili. Naturalmente oltre al danno, come sempre in questi casi, c'è da aggiungere anche la beffa: ai bottini più o meno consistenti, infatti, i proprietari delle attività dovranno sborsare dei soldi per riparare ai danni causati dalle effrazioni degli intrusi a porte e finestre.

Durante l'ultimo dei tre raid, i delinquenti sarebbero stati costretti a lasciare a terra gli arnesi da scasso per fuggire nell'oscurità. Forse qualche passante deve averli messi in allarme, inducendoli a mollare il colpo in corso. Alla fine però per i malviventi sono scattate le manette un giorno più tardi, grazie all'intervento dei carabinieri della stazione locale e della compagnia di Venezia. I due arrestati, D.C. 50enne e M.N. 57enne, già noti alle forze dell’ordine, sono stati bloccati in flagranza. Dovranno rispondere di furto aggravato. Restituite ai legittimi proprietari anche alcune foglie d'oro trafugate dopo aver forzato la porta d'ingresso di una nota vetreria.