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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Scorzè / Via Albino Luciani

"Commando" di cinque persone per l'assalto alla villetta: "Me li sono trovati davanti"

Ladri in azione a Rio San Martino martedì sera. I delinquenti controllavano l'intera strada. Uno di loro è stato sorpreso in casa: "Mi hanno lanciato un sasso, erano a volto scoperto"

In cinque per tenere sotto controllo l'intera strada. Quasi un'organizzazione militare quella di una banda di ladri che nella tarda serata di martedì ha seminato scompiglio a Rio San Martino, località di Scorzè. Per loro, però, i piani sono saltati nel momento in cui sono stati scoperti in azione da un residente, diventato oggetto anche del lancio di quello che poteva sembrare un sasso. Un gesto accompagnato da un "che c... vuoi" che ha tradito la frustrazione dell'intera batteria, costretta a fuggire da una villetta singola di via Papa Luciani senza il becco di un quattrino. 

LA SERA PRIMA FACCIA A FACCIA CON I LADRI A FIESSO

A raccontare l'accaduto è il protagonista involontario della vicenda, che ha avuto un faccia a faccia con i criminali: "Non erano nemmeno le 22 - sottolinea - mi trovavo in casa con mia madre e mio fratello, che a un certo punto ha avvertito dei rumori dal piano di sopra. Ci eravamo chiesti se fosse tornato nostro padre - continua - perché una maniglia non si muove da sola". Invece erano i ladri. O forse uno solo di loro. "Quando sono salito ho capito che c'erano degli intrusi e mi sono allarmato. Sono corso giù dalle scale e sono uscito con mio fratello in giardino. Il ladro nel frattempo si era gettato dal terrazzino del primo piano e stava scappando. Ha iniziato a correre alle mie spalle, per poi scavalcare la recinzione". 

A quel punto si sono palesati in tutto cinque delinquenti. Tutti a volto scoperto. Tutti con ogni probabilità di origini dell'Est Europa: "Facevano molta confusione - continua il residente - urlavano. Uno me lo sono trovato a pochi centimetri perché era accovacciato sotto il muretto della recinzione. Io ero corso a guardare la strada e lui è spuntato fuori dall'altra parte del muro. Erano tutti di carnagione bianca, tutti agili come gatti. Magri e forzuti". Il trambusto nel frattempo si impadronisce della zona. Ma è questione di attimi.

I cinque scappano in direzione dell'inizio della via. Salgono su una Lancia Lybra grigia e guadagnano la strada principale in retromarcia e contromano. "Mio padre li ha visti fuggire, perché stava tornando a casa a piedi - conclude lo sventurato - sono entrati da noi perché c'erano le finestre aperte delle camere. Sapevano che eravamo in casa, ma non hanno avuto paura di niente. Non si sono fermati. Questa è una strada molto popolata, anche questo però non ha costituito un deterrente". Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i quali subito dopo hanno diramato una nota di ricerca dell'auto fuggita. La stessa è stata poco dopo trovata in zona Cappella di Scorzè, con della refurtiva a bordo. Dei criminali, però, nessuna traccia. Le indagini continuano.

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