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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cavarzere / Località San Gaetano

Fugge dalla "ronda" di cittadini e si tuffa nel canale: 34enne annegato

Nella tarda mattinata di lunedì rinvenuto il cadavere dell'uomo che sabato sera non era riuscito a raggiungere l'altra sponda del Gorzone a Cavarzere per "seminare" i residenti che lo avevano scoperto

Ripescato nella tarda mattinata di lunedì il cadavere di un uomo nel canale Gorzone, a San Gaetano di Cavarzere. In serata poi è stato identificato. Si tratta del terzo "fuggitivo" che sabato sera si è tuffato nel corso d'acqua nel tentativo di sfuggire a un arresto: F.M., 34enne di etnia sinta residente a Taglio di Po, in provincia di Rovigo. A differenza degli altri due compagni, riusciti a compiere la traversata e a far perdere le proprie tracce, l'uomo non sarebbe più riemerso.

 

Domenica il fiume era stato controllato palmo a palmo con i gommoni, oggi sono entrati in gioco i sommozzatori. I carabinieri di Cavarzere e della compagnia di Chioggia, hanno avuto difficoltà a identificare la vittima poiché senza documenti. Il 34enne sabato sera, dopo aver lasciato una Renault Megane vicino all'argine, è stato visto incamminarsi per i campi con due complici.

 

Il trio si dirigeva verso la zona agricola, caratterizzata da casolari isolati e poco illuminati. Secondo gli inquirenti e chi li ha messi in fuga, il loro scopo era di mettere a segno qualche colpo. La prima chiamata ai carabinieri è partita nel momento in cui si è vista un'auto girare per le strade della frazione con fare sospetto.

 

Poi, dopo circa mezz'ora, la seconda chiamata: i residenti, infatti, avevano sorpreso i tre mentre tornavano verso il fiume (e l'auto). Vistisi scoperte, le persone identificate come ladri hanno iniziato a fuggire a piedi per non finire nelle mani della "ronda". A un certo punto il rumore di tre tuffi dal canale. I tre, non trovando la Renault, fermata nel frattempo dai carabinieri a una certa distanza con a bordo un cittadino ferrarese di etnia sinta, hanno cercato la fuga a nuoto.

 

Per due di loro è stata la scelta giusta. Il terzo, però, ripescato oggi e senza documenti, non ce l'ha fatta. La seconda chiamata ai militari è arrivata proprio per questo: si segnalava che una persona era in difficoltà. Per lui quella fuga è risultata fatale. I suoi complici sarebbero rimasti qualche minuto sulla riva opposta chiamandolo, ma poi sono spariti nel nulla. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire con esattezza le fasi "dell'inseguimento" con l'obiettivo di stabilire eventuali responsabilità.

 

Alle 3 di notte poi un cittadino del posto si è accorto che in casa sua erano spariti dei monili. I militari stanno cercando di far chiarezza anche su questo colpo e capire se i due eventi possano essere collegati.

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