Due le hanno recuperate. L'altra, di marca e di valore, si è purtroppo volatilizzata. Alcuni turisti residenti in un alloggio di via Bafile a Jesolo Lido per le vacanze, alle 5 della mattina di giovedì scorso, insospettiti dai rumori che provenivano dal locale caldaia, hanno infatti sorpreso un ladruncolo mentre stava cercando di tagliare con un seghetto la chiusura di una bicicletta.

Sul posto sono quindi intervenute le forze dell'ordine: gli agenti del commissariato di via Aquileia hanno bloccato il delinquente, un 33enne tunisino, e hanno recuperato anche un secondo velocipede che era stato trovato già in strada pronto per essere fatto sparire. Come detto il pezzo "più pregiato" invece era già stato trafugato evidentemente da un complice. All'interno della stanza era stato messo tutto a soqquadro: a terra pure un martello con il manico spezzato, con  ogni probabilità utilizzato per forzare l'inferriata della finestra. La quale appariva effettivamente deformata.

Per il 33enne, che in tasca aveva una torcia, un cacciavite e il seghetto, sono scattate le manette per furto aggravato e possesso di arnesi da scasso. Il tunisino è stato quindi condannato venerdì mattina a tre anni e mezzo di reclusione.

A MESTRE -  In via Carducci a Mestre invece poco prima delle 4 di sabato mattina è stato sorpreso L.P., 36enne di San Donà di Piave con svariati precedenti penali: l’uomo era a bordo di una bicicletta adibita al servizio di “bike sharing”. A specifica domanda posta dagli operatori, il ladruncolo non sapeva giustificarne il possesso. E' stato quindi denunciato per il reato di ricettazione.