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Cronaca Lido / Gran Viale Santa Maria Elisabetta

Riesce a evadere dalla caserma dei carabinieri, la fuga fino al Lido

Un 28enne moldavo martedì mattina era fuggito dal comando di Mirano dopo essere stato arrestato. E' stato fermato meno di 24 ore più tardi

Da Mirano fino al Lido di Venezia. In mezzo viaggi in autobus e qualche passaggio in auto di un suo connazionale che a breve potrebbe essere denunciato per favoreggiamento. La fuga di un ladruncolo moldavo di 28 anni evaso dalla caserma dei carabinieri di Mirano nella mattinata di martedì si è conclusa poco meno di 24 ore dopo. Stavolta l'ammanettamento e il trasferimento in carcere sono andati a buon fine, nonostante l'ennesimo tentativo di eludere le forze dell'ordine nei pressi di un bar in zona gran viale Santa Maria Elisabetta. Era nell'isola lagunare che il malintezionato si era rifugiato, sfruttando l'ospitalità di alcuni parenti, dopo essere fuggito in maniera rocambolesca dal comando di stazione dei carabinieri di Mirano.

L'uomo verso le 3 della notte tra martedì e mercoledì era stato sorpreso a bordo di un furgone rubato con alcuni climatizzatori trafugati da un'abitazione di Santa Maria di Sala. Per lui è quindi scattato l'arresto dopo un inseguimento per ricettazione, passando il resto delle ore fino alla tarda mattinata successiva nella sala d'attesa della caserma. A un certo punto, però, sfruttando la confusione causata da un cantiere aperto nell'edificio, il contemporaneo arrivo di alcuni cittadini nella caserma e alcune chiamate al 112, il delinquente si è avvicinato all'uscita ed è scappato. Rincorso da alcuni militari. A giocare a suo favorre un possibile ammanettamento troppo "morbido".

Con destrezza si è quindi buttato in un'area verde con alcune frasche, facendo perdere le proprie tracce. E il suo trasferimento in carcere è andato a vuoto. I carabinieri, sia quelli della compagnia di Mestre, sia quelli del nucleo investigativo, si sono quindi messi alla caccia dell'evaso, che con sé non aveva cellulare. Sono state sondate alcune piste all'interno della località moldava, fino ad arrivare a scoprire che il fuggiasco si era rifugiato in un'abitazione del Lido (lui che formalmente è senza fissa dimora). Con sé il passaporto e una discreta somma di denaro in contanti (8mila euro), segno che a breve sarebbe scappato in Moldavia per cercare di evitare la giustizia. Ma le forze dell'ordine sono state più veloci di lui.

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