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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Punta della Dogana

Il lampione ottocentesco ritorna in Punta della Dogana venerdì

Rimosso nel 2009 per far spazio alla tanto criticata opera di Charles Ray, il "piccolo faro" in ghisa riprenderà presto il suo posto

Dopo la partenza definitiva del controverso “Ragazzo con la rana”, la scultura di Charles Ray che occupava Punta della Dogana, tocca ora allo storico lampione riprendere il posto che gli spetta. L'elemento di arredo urbano ottocentesco è stato restaurato e trasferito a Longiano, in provincia di Forlì, ma ora è tornato a Venezia.

L'INTERVENTO – La base e il palo che compongono lo storico lampione sono ora all'interno di un deposito nell'isola delle Vignole, dopo essere arrivati in Laguna in camion e poi, dal Tronchetto, aver terminato il viaggio a bordo di una chiatta. Il posizionamento comincerà venerdì e si concluderà al più tardi lunedì. La ditta di Longiano che si è occupata del restauro spiega di aver fatto un'analisi del manufatto sia dal punto di vista tecnico che storico artistico, grazie all'attività di ricerca messa in campo dal museo Italiano della Ghisa.

PEZZO STORICO – A tornare nella sua sede originaria non sarà quindi una riproduzione o un calco, ma proprio il lampione “nato” a Venezia nel lontano 1800. Il palo e la lanterna, come hanno confermato gli studi a Longiano, hanno infatti avuto origine nella più antica e importante fonderia di Venezia dell'epoca. Il marchio e i caratteri rinvenuti durante il restauro sono stati confrontati con quelli di un palo veneziano esposto al museo della Ghisa: si tratta del marchio della fonderia Hasselqvist, fondata dallo svedese Teodoro Hasselqvist il 28 maggio del 1851. La fonderia cambiò proprietario, nome e simboli nel 1858, quindi il lampione è databile nei sette anni di vita dello stabilimento Hasselqvist.

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