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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mestre Centro

Lapidi non a norma in cimitero, "pochi controlli a Mestre, è tutto da rifare"

Sarebbero circa 700 le tombe non a norma del nuovo edificio "La Rotonda". Ma il problema si estenderebbe a tutti i 16 camposanti del comune di Venezia

Dovrebbero essere tutte uguali per regolamento, ma nella realtà dei fatti sono tutte diverse. Come riporta il Gazzettino, infatti, il regolamento comunale che prescrive l'obbligo di omogeneità tra le lapidi dell'edificio "La Rotonda" del cimitero di Mestre, non sarebbe stato rispettato. Ed è sufficiente uno sguardo al camposanto per rendersene conto.

Le norme da rispettare sono piuttosto chiare, dalla foto che non deve superare gli 80 millimetri per 100, al nome e cognome del defunto che dovrebbero essere scritti in corsivo, fino all'immagine sacra che deve essere posizionata in centro della lapide, verso il basso. Quello che appare chiaro è che tale regolamento, ad oggi, non è stato rispettato. Veritas avrebbe quindi deciso di sostituire l'incaricato preposto al controllo con un nuovo responsabile, che avrebbe specificato sin dal principio la necessità di attenersi scrupolosamente alle indicazioni comunali.

Ora resta il problema delle lapidi "non a norma". A chi spetterà, infatti, l'onere dei lavori di ripristino? A quanto pare Veritas starebbe contattando personalmente le famiglie percercare di trovare una soluzione. Quelle stesse famiglie che si sarebbero dimostrate contrarie a spendere ulteriore denaro, dal momento che non sarebbero state informate delle regole imposte dal Comune. I marmisti, dal canto proprio, avrebbero replicato di essersi attenuti semplicemente alle richieste dei familiari. Quello che si sta generando, insomma, è uno scarica-barile. Al quale pare molto difficile venire a capo.

Sarebbero 700 le "lastre" di marmo da rifare solo alla Rotonda, in via dei Battuti.  A quanti pare il problema, infatti, il problema sarebbe ben più esteso, e riguarderebbe tutti e 16 i cimiteri del territorio del Comune di Venezia. Non ci sarebbero ancora delle cifre ufficiali, ma ciò che è certo è che sarà ben difficile convincere le famiglie a pagare per la seconda volta la lapide dei propri cari.

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