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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Senza Green Pass: in Veneto lunedì a casa 210mila lavoratori

Farmacie non in grado di rispondere a tutte le richieste. La CGIA di Mestre: «Si cambi il decreto o si mobiliti l'Esercito»

Lunedì prossimo 210 mila lavoratori del Veneto non potranno recarsi in fabbrica o in ufficio perché impossibilitati a farsi il tampone per ottenere il Green pass. Purtroppo, le farmacie e le strutture pubbliche/private dedicate a questo servizio non sono in grado di compiere giornalmente un numero di test sufficienti per coprire la domanda. Lavoratori che saranno costretti a rimanere a casa senza retribuzione. La denuncia è sollevata dall’Ufficio studi della CGIA.

I numeri

Secondo le stime sarebbero poco più di 300 mila i lavoratori del Veneto senza il certificato verde. Persone che per accedere al proprio posto di lavoro  entro la fine dell’anno dovranno fare ogni 2 giorni il tampone per ottenere il green pass. Attualmente l’offerta è molto inferiore: ieri, ad esempio, il numero di tamponi realizzati in Veneto è stato pari a poco più di 84mila. Ipotizzando un aumento della produttività da parte delle farmacie e delle strutture dedicate a fare questi test, lunedì il numero complessivo potrebbe salire a 90mila al giorno. Se per tutti coloro che si sottopongono al test l’esito fosse negativo, rimarrebbero comunque senza pass 210 mila lavoratori veneti.

A rischio la ripresa economica

«La mancata presenza di 210 mila occupati non rappresenta solo un problema economico e sociale che rischia di mettere a repentaglio la tenuta produttiva di moltissime attività economiche del Veneto, ma costituisce anche seria violazione del diritto al lavoro», dicono dalla CGIA. «Se il Governo ha deciso per decreto di consentire l’ingresso negli uffici e nelle fabbriche solo a chi ha il Green pass – e quest’ultimo è ottenibile attraverso il vaccino o il tampone – lo Stato deve garantire la possibilità di fare il tampone anche a chi non vuole sottoporsi all’iniezione del siero vaccinale». 

«Cambiare il decreto o mobilitare l’Esercito»

Secondo l’Ufficio studi della CGIA, per risolvere questa situazione il Governo ha due possibilità: «stabilire che il green pass si ottiene solo attraverso l’inoculazione del vaccino, eliminando così il problema dell’impossibilità di fare i tamponi a tutti, o mobilitare l’Esercito, la Protezione civile o non sappiamo chi altro, affinché vengano diffuse su tutto il territorio nazionale delle unità mobili in grado di fare i test, garantendo così a tutti il diritto di conseguire, ancorché temporaneamente, il certificato verde», sostengono dalla CGIA.

I “no vax” in Veneto

Dati puntuali sul numero di lavoratori  non vaccinati non ce ne sono. Gli unici disponibili sono di fonte della presidenza del Consiglio e fotografano il numero di persone non ancora vaccinate all’8 ottobre scorso nella fascia di età tra i 20 e i 59 anni. Coorte che include la stragrande maggioranza dei lavoratori presenti anche nel Veneto. Tra queste persone sono inclusi i disoccupati e gli inattivi. In Veneto in questa fascia anagrafica i “no vax” sono 457.490. Se a questa cifra togliamo i disoccupati e gli inattivi, si stima che gli occupati senza alcun vaccino nella nostra regione ammonterebbero a poco più di 300 mila.

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