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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro al posto del carcere: 55 persone impiegate con disabili, in comunità e al canile

Esperienza positiva nel Comune di Venezia con i lavoratori di pubblica utilità: oltre 4mila ore passate a prestare servizio per la collettività. Convenzione rinnovata

Hanno lavorato per oltre 4 mila ore in varie sedi del Comune di Venezia raccogliendo positivi giudizi da parte dei dirigenti e dell'utenza. Si tratta dei 55 lavoratori di pubblica utilità (49 uomini e 6 donne) che nel corso del 2015 hanno prestato servizio negli uffici del Comune, alla Bevilacqua La Masa, alla Polisportiva Terraglio, alla Uildm di Marghera e alla Cooperativa “Il Cerchio”, grazie ad una convenzione firmata tra l'amministrazione comunale e il Tribunale di Venezia.

I lavoratori di pubblica utilità sono persone che, con un lavoro non retribuito, sostituiscono la pena che il giudice ha assegnatio loro. A Venezia questi lavoratori sono stati impegnati in attività di movimentazioni e traslochi, in piccoli lavori di falegnameria, in montaggio e smontaggio di palchi in occasione di pubbliche manifestazioni, nel riordino e cura dei magazzini comunali, nel ricevimento di forniture, nella manutenzione della segnaletica stradale o come guardiasala. Un'esperienza, questa, che contribuisce a rendere meno pesante la pena, dando contemporaneamente la possibilità ai lavoratori di pubblica utilità di sentirsi importanti per la collettività.

Le testimonianze dei vari responsabili degli uffici sono concordi nell'affermare che tutti gli inserimenti sono stati positivi, anche grazie al contributo della direzione risorse umane del Comune di Venezia, che ha smistato i vari lavoratori a seconda delle loro capacità ed attitudini personali, instaurando con il personale dipendente un ottimo rapporto di collaborazione. Alla recente proroga della convenzione sottoscritta nei giorni scorsi dal Comune di Venezia, hanno aderito, oltre a varie associazioni no-profit quali l'Associazione Veneta Zoofila (canile di San Giuliano), la Fondazione Groggia (disabilità infantile dai 0-10 anni), la Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu), il Ceis (cura delle tossicodipendenze) e la Cooperativa Sociale Coges, anche altri enti del Comune di Venezia: la Direzione Ambiente, l'Istituzione bosco e grandi parchi del Comune di Venezia e la Polizia municipale; quest'ultima con l'intenzione di impiegare i lavoratori di pubblica utilità per la pulizia dei marciapiedi, dell'arredo urbano e la rimozione delle scritte vandaliche dagli edifici, così da portare un piccolo contributo al miglioramento urbano sia della nostra Venezia che della sua terraferma.

"Questa iniziativa che il Comune sta portando avanti - sottolinea l’assessore comunale alle Risorse umane, Paolo Romor - sta facendo emergere il valore della solidarietà tra le persone. Chi è chiamato a svolgere il lavoro di pubblica utilità infatti, spesso ritorna a collaborare come volontario nelle strutture presso le quali ha prestato servizio. Questo, per i lavoratori di pubblica utilità, è senz'altro l'aspetto più importante sotto il profilo sociale ed educativo”.

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