Lettera aperta di Femca Cisl a Matteo Renzi: "Il suo governo dov'è? Cosa sta facendo?"
Il cuore del problema ruota intorno a Eni e ai nuovi progetti per Raffinazione e Chimica, domande aperte e preoccupazioni che la Cisl auspica vengano inoltrare al Presidente
Quella che segue è la lettera che il Segretario Generale Femca Cisl, Massimo Meneghetti, e il Segretario Comparto Chimico Femca Cisl, Giuseppe Callegaro, hanno scritto riguardo Eni e Versalis e che il prossimo lunedì verrà inoltrata al Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, affinché la consegni al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione del vertice Italia-Francia previsto per il prossimo 8 marzo proprio nel capoluogo veneto.
"Illustratissimo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, abbiamo provato in tutti i modi a organizzare un
incontro con Lei, in occasione del vertice Italia-Francia previsto il giorno 8 marzo, per illustrarle tutte le
preoccupazioni e i timori che interessano i lavoratori di Eni e Versalis, dopo l'annuncio da parte dell'AD
di Eni Claudio Descalzi, intervenuto lo scorso 30 ottobre, in merito alle nuove strategie di Eni sui settori
della Chimica e della Raffinazione.
Ma ogni tentativo purtroppo è risultato vano; abbiamo pertanto deciso di inoltrarle la presente missiva.
Troppe aziende hanno chiuso in questi anni a Porto Marghera e troppi posti di lavoro si sono persi sino
ad ora. Troppi accordi si sono fatti con una mano, spesso smentiti con l'altra. Da 40.000 lavoratori il polo
chimico locale è sceso a circa 3500 occupati, tra diretti e indiretti e l'Eni su questo ha grandi
responsabilità.
Finalmente dopo anni di lotta siamo arrivati a accordi importanti di riconversione della Raffineria e del
Cracking di Versalis, intese sottoscritte anche dal Governo che Lei rappresenta e che nel giro di qualche
mese sono state messe in discussione. L'azienda infatti ha prima annunciato lo slittamento di tre anni
del secondo step di completamento della locale Bioraffineria e poi la vendita del 70% delle quote di
Versalis a un fondo Americano - Iraniano.
In ballo ci sono investimenti per circa 300€ milioni e quasi 2000 posti di lavoro. Infatti lo slittamento
consistente delle tempistiche per il completamento della Bioraffineria non rende poi cosi certo e
scontato tale progetto, come tutti temono che senza la maggioranza delle quote di Versalis in mani
Italiane, i siti di questa importante azienda chimica, siano spremuti sino all'osso fino a quando il prezzo
del greggio rimarrà basso, con la successiva vendita degli impianti piu' redittizzi e la chiusura di quelli
meno performanti. Molte, a questo punto, sono le domande che ci poniamo, come:
1) Il suo Governo dov'e' e cosa sta facendo?
2) Considera ancora strategici i settori della Chimica e della Raffinazione?
3) Come intende gestire una vicenda così complessa?
4) Quali soluzioni è in grado di fornire al fine di garantire il rispetto degli accordi e di sostenere queste
realta', gli investimenti e l'occupazione?
5) Perche' Cassa Depositi e Prestiti non puo' essere una valida soluzione per gestire la vicenda Versalis,
come invece fatto per Saipem e Snam?
6) Cosa farà il suo Governo e quali strumenti metterà in campo per completare le bonifiche e favorire il
progetto, concordato a livello locale, di riqualificazione industriale/logistico/portuale di quest'area
strategica?
Sono queste le domande a cui i dipendenti di Eni e Versalis chiedono risposte. Qui a Porto Marghera non
si vogliono difendere posizioni di comodo, ma si lotta da troppo tempo per difendere la propria dignità e
il posto di lavoro, diritti irrinunciabili che devono diventare le priorità del suo Governo.
In attesa di un suo, auspichiamo, celere riscontro, la salutiamo cordialmente.