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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lettera aperta di Femca Cisl a Matteo Renzi: "Il suo governo dov'è? Cosa sta facendo?"

Il cuore del problema ruota intorno a Eni e ai nuovi progetti per Raffinazione e Chimica, domande aperte e preoccupazioni che la Cisl auspica vengano inoltrare al Presidente

Quella che segue è la lettera che il Segretario Generale Femca Cisl, Massimo Meneghetti, e il Segretario Comparto Chimico Femca Cisl, Giuseppe Callegaro, hanno scritto riguardo Eni e Versalis e che il prossimo lunedì verrà inoltrata al Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, affinché la consegni al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione del vertice Italia-Francia previsto per il prossimo 8 marzo proprio nel capoluogo veneto.

"Illustratissimo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, abbiamo provato in tutti i modi a organizzare un 

incontro con Lei, in occasione del vertice Italia-Francia previsto il giorno 8 marzo, per illustrarle tutte le 

preoccupazioni e i timori che interessano i lavoratori di Eni e Versalis, dopo l'annuncio da parte dell'AD 

di Eni Claudio Descalzi, intervenuto lo scorso 30 ottobre, in merito alle nuove strategie di Eni sui settori 

della Chimica e della Raffinazione.

Ma ogni tentativo purtroppo è risultato vano; abbiamo pertanto deciso di inoltrarle la presente missiva.

Troppe aziende hanno chiuso in questi anni a Porto Marghera e troppi posti di lavoro si sono persi sino 

ad ora. Troppi accordi si sono fatti con una mano, spesso smentiti con l'altra. Da 40.000 lavoratori il polo 

chimico locale è sceso a circa 3500 occupati, tra diretti e indiretti e l'Eni su questo ha grandi 

responsabilità. 

Finalmente dopo anni di lotta siamo arrivati a accordi importanti di riconversione della Raffineria e del 

Cracking di Versalis, intese sottoscritte anche dal Governo che Lei rappresenta e che nel giro di qualche 

mese sono state messe in discussione. L'azienda infatti ha prima annunciato lo slittamento di tre anni 

del secondo step di completamento della locale Bioraffineria e poi la vendita del 70% delle quote di 

Versalis a un fondo Americano - Iraniano.

In ballo ci sono investimenti per circa 300€ milioni e quasi 2000 posti di lavoro. Infatti lo slittamento 

consistente delle tempistiche per il completamento della Bioraffineria non rende poi cosi certo e 

scontato tale progetto, come tutti temono che senza la maggioranza delle quote di Versalis in mani 

Italiane, i siti di questa importante azienda chimica, siano spremuti sino all'osso fino a quando il prezzo 

del greggio rimarrà basso, con la successiva vendita degli impianti piu' redittizzi e la chiusura di quelli 

meno performanti. Molte, a questo punto, sono le domande che ci poniamo, come: 

1) Il suo Governo dov'e' e cosa sta facendo? 

2) Considera ancora strategici i settori della Chimica e della Raffinazione?   

3) Come intende gestire una vicenda così complessa?

4) Quali soluzioni è in grado di fornire al fine di garantire il rispetto degli accordi e di sostenere queste 

realta', gli investimenti e l'occupazione? 

5) Perche' Cassa Depositi e Prestiti non puo' essere una valida soluzione per gestire la vicenda Versalis, 

come invece fatto per Saipem e Snam?

6) Cosa farà il suo Governo e quali strumenti metterà in campo per completare le bonifiche e favorire il 

progetto, concordato a livello locale, di riqualificazione industriale/logistico/portuale di quest'area 

strategica? 

Sono queste le domande a cui i dipendenti di Eni e Versalis chiedono risposte. Qui a Porto Marghera non 

si vogliono difendere posizioni di comodo, ma si lotta da troppo tempo per difendere la propria dignità e 

il posto di lavoro, diritti irrinunciabili che devono diventare le priorità del suo Governo.

In attesa di un suo, auspichiamo, celere riscontro, la salutiamo cordialmente.

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