rotate-mobile
Cronaca

Le remiere a Von der Leyen: «Il moto ondoso è insostenibile». Iniziati i controlli estivi

Il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, Cosp, coordinato dal prefetto Michele di Bari, ha pianificato per l'estate servizi straordinari con la polizia di Stato, i carabinieri, la guardia di finanza, la polizia locale e la capitaneria di porto

Percorso "a due tempi" quello lagunare che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha compiuto venerdì nella sua breve visita a Venezia. Il giro in gondola accompagnata dal sindaco Luigi Brugnaro e dopo i saluti il rientro a bordo di un motoscafo che, per la velocità, ripresa in video da alcuni passanti, ha mosso eccome le onde scatenando anche molte polemiche. 

Tanto che remiere e associazioni veliche alla presidente della commissione europea hanno scritto una lettera. Parlando a lei, il "Gruppo Insieme contro il Moto Ondoso" si è rivolto anche alla città e alle istituzioni. Già al tavolo del 23 maggio intanto il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, Cosp, coordinato dal prefetto Michele di Bari, ha pianificato per il periodo estivo servizi straordinari interforze di controllo, con la polizia di Stato, i carabinieri, la guardia di finanza, la polizia locale e la capitaneria di porto. L'obbiettivo è rendere più efficace l’azione delle forze di polizia e dell’ordine contro il moto ondoso. Il modello è quello sperimentato nel corso dell’estate 2021, quando sono state elevate numerose multe e sequestrati alcuni natanti. Dell'avvio di questa operazione sono state avvisate anche le remiere dalle forze dell'ordine. 

«Ben vengano più controlli - afferma il portavoce delle associazioni e della società sportiva "Fie a manetta", Massimo Brunzin - Siamo in attesa del "Sì" alla mozione del decreto Milleproroghe che autorizzerebbe la Smart control room alle verifiche della velocità anche da remoto - il sistema Sisa spiega - così si potrebbero controllare i canali interni, come il rio di Noale o quello di Santa Giustina. Si stimano 70-80 mila passaggi di natanti al giorno (solo quelli che hanno la targa). All'Accademia passano venti barche al minuto, una ogni tre secondi - continua Brunzin - motoscafi, trasporto, barchini, servizi privati, ecc., e con l'estate la circolazione in laguna diventerà ancora più fitta».

Nella lettera le associazioni hanno ringraziato la presidente Von der Leyen. «Siamo felici che abbia immediatamente colto quanto su questo gioiello - la città di Venezia - incomba la minaccia del  cambiamento climatico.  Le scriviamo per sottolineare che è originato anche dai comportamenti irresponsabili delle persone. Così, se da un lato abbiamo apprezzato vederla sfilare in Canal Grande in una tradizionale e sostenibile gondola a remi, dall'altro siamo rimasti esterrefatti nel vederla transitare a forte velocità nel Canale delle Navi, scortata da diversi mezzi delle forze dell'ordine».

Verso la Vogalonga

Domenica in occasione della Vogalonga le remiere intendono lanciare un segnale, partendo un po' in ritardo da Punta della Dogana. «Vorremmo mantenere - spiega Brunzin - più a lungo possibile la calma in bacino San Marco, sottolineando le origini della manifestazione a remi». Un lungo corteo sfilerà lungo 30 chilometri intorno a Venezia e la sua laguna. Una mobilitazione partecipata di circa 2 mila imbarcazioni, nata nel 1975 come protesta contro il moto ondoso. «Onde insostenibili per questa fragile città fragile, onde che distruggono l'ambiente lagunare - si legge nella lettera - facendo crollare le fondamenta dei palazzi e intaccano le preziose barene della laguna, oltre che rendere impossibile agli abitanti di questa città attraversarla a remi, come hanno fatto i nostri antenati per centinaia di anni».

Il Gruppo Insieme è un comitato che a Venezia raggruppa 39 associazioni sportive che praticano la voga, la vela e la nautica a motore, più di 5 mila persone. «Viviamo i canali della città e della laguna con un atteggiamento rispettoso - dicono i gruppi - attraverso imbarcazioni sostenibili che si muovono solo grazie alla forza delle braccia e del vento e che, purtroppo, vengono considerate un ingombrante ostacolo alla navigazione delle potenti barche a motore che trasportano incessantemente turisti e merci. Un flagello che non è più sostenibile: questo non viene colto e neppure trasmesso dalle amministrazioni locali e nazionali, e neanche tanto da molti cittadini». Il fatto che la laguna e la città siano patrimonio Unesco a quanto pare non basta a proteggerle. Le associazioni hanno chiesto alla presidente della Commissione europea che: «tutti i progetti del Pnrr per Venezia e la sua laguna tengano conto della mobilità sostenibile, e in caso contrario vengano esclusi, affinché tecnologie e scelte permettano di avere uno sviluppo moderno e insieme compatibile». Per il Gruppo Insieme hanno sottoscritto con Massimo Brunzin, Lucio Conz, Daniela Costantini, Marco Ghinami, Francesco Casellati, Erilde Terenzoni, Elena Patrian e Marta Canino.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le remiere a Von der Leyen: «Il moto ondoso è insostenibile». Iniziati i controlli estivi

VeneziaToday è in caricamento