Tagli posti di polizia di Portogruaro Sindaco: "Voglio incontrare Alfano"
Il primo cittadino Bertoncello chiede un faccia a faccia con il ministro dell'Interno dopo l'annuncio della soppressione di polfer e stradale
Continuano a tenere banco i tagli decisi dal ministero dell'Interno in tutta Italia. Anche nel Veneziano. A essere maggiormente colpiti dalla mannaia i cittadini di Portogruaro, che si vedranno di punto in bianco chiudere davanti agli occhi il posto di polizia ferroviaria e la sede della polizia stradale. una decisione calata dall'alto, che non manca di far discutere. Il sindaco della città del Lemene, Antonio Bertoncello, non ci sta e ha preso carta e penna per scrivere una lettera direttamente al ministro dell'Interno Angelino Alfano, per chiedere un incontro urgente a Roma. Il primo cittadino chiede chiarimenti, dopo aver scritto anche al prefetto Domenico Cuttaia e dopo una interrogazione presentata da alcuni parlamentari veneziani allo stesso titolare del Viminale.
“È una questione che va affrontata subito - afferma Bertoncello - ho coinvolto i due onorevoli Martella e Moretto affinché ci sia un incontro il prima possibile con il ministro Alfano, per avere informazioni dettagliate sul dislocamento della polfer e della polizia di Portogruaro. Non è pensabile rischiare di vedere chiudere i due distaccamenti, che esercitano la loro attività per tutto il territorio. Il distaccamento della Polstrada di Portogruaro è il primo istituito in Italia, risale al 1952, e copre un territorio particolarmente critico, nodo e svincolo intermodale dell’intera area. Per questo come già ho detto riterrei più logico unificare proprio a Portogruaro i vari posti polfer coprendo un territorio ricomprendente il Veneto Orientale".
Con la soppressione del distaccamento di Portogruaro e anche di Cervignano e Casarsa, infatti, resterebbero operativi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia solo i comandi provinciali.
