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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Natale amaro per i lavoratori: licenziamenti in Apt e all'Arsenale

È la conseguenza dell'eliminazione della Provincia, che penalizza i dipendenti di promozione turistica. Sorte analoga per gli operai di Cav

Il Natale porta pessime notizie a 39 dipendenti dell'Apt veneziana, per cui scatta la procedura di licenziamento in attesa di una possibile, ma non ancora confermata, integrazione in altri enti. Il provvedimento è in discussione da mesi (anni, ormai), ora la comunicazione. "Il liquidatore non poteva trovare giorno migliore - annuncia sarcastico Sergio Chiloiro, segretario Fp Cgil Venezia - per comunicare i licenziamenti dei 39 dipendenti rimasti in carico all'azienda di promozione turistica".

Per il sindacato si tratta di una "grave soluzione" a una vicenda politica che parte da una legge regionale che "non garantiva nessuna continuità per i servizi e per i lavoratori". "Da mesi abbiamo avvertito tutte le istituzioni coinvolte (Regione, Città metropolitana, Comune di Venezia) - spiega Chiloiro - che era necessario un impegno comune, ognuno per la sua parte, per trovare soluzioni praticabili e vantaggiose per una attività fondamentale per Venezia".

Un'apertura parziale è giunta dall'assessore al Turismo del Comune di Venezia, Paola Mar, che ha annunciato l'assorbimento di metà dei lavoratori. "Spero decida di discutere anche con il sindacato modalità e tempi per il passaggio a Vela - auspica il sindacalista - Dalla Città metropolitana ci aspettiamo un chiarimento positivo con la Regione che dichiara di aver stanziato le risorse per la funzione non fondamentale del turismo. In questa ottica la totale soppressione di un ente come l'azienda di promozione turistica non ha senso e blocca attività fondamentali come la statistica". "È doveroso - conclude - un passo di maggiore responsabilità".

Non va meglio agli operai dei cantieri navali della società Cav, 28 persone licenziate alla vigilia di Natale. Non sono andate a buon fine le trattative di mercoledì a Ca’ Corner con i sindacati e i vertici di "Costruzioni Arsenale Venezia": per loro, gli ultimi ventotto "arsenalotti", dal primo gennaio scatta la cassa integrazione straordinaria. È comunque previsto un incontro tra Comune e il commissario del Consorzio Venezia Nuova, visto che Cav dipende ancora da Cvn. Il ramo d'azienda era stato creato per gestire i bacini dell’Arsenale e occuparsi della manutenzione navale, anche dei mezzi del Mose: ora la proposta è di utilizzare l'area per la manutenzione delle grandi navi, dei vaporetti Actv, dei mezzi comunali e di Veritas. Sarebbe una scommessa, si attendono risposte dal Comune.

Ancora tutta da risolvere, infine, la situazione della Green Power di Mirano, dopo l'annuncio di un nuovo piano che prevederebbe 36 esuberi sui 71 dipendenti totali. La Fiom-Cgil nella sede di Confindustria ha chiesto di gestire i tagli tramite lo strumento di contratti di solidarietà della durata di un anno, in modo da incentivare uscite volontarie. Niente di tutto ciò, dunque all'orizzonte si prospetta la richiesta al ministero di una cassa integrazione a zero ore per i lavoratori. Uno scenario che non può far dormire sonni tranquilli ai dipendenti, che quindi hanno approvato un pacchetto di ore di sciopero in periodo natalizio: "Natale senza panettone e senza cassa integrazione", sintetizzano gli slogan delle manifestazioni degli ultimi giorni.

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