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Cronaca Marcon

"Troppo vecchio", 25enne a casa. Ora Abercrombie deve riassumere

A Marcon il giudice ha imposto al colosso Usa di riprendere al lavoro un dipendente licenziato "in modo discriminatorio" a causa della sua età

Provvedimento discriminatorio, Abercrombie & Fitch costretta alla riassunzione del dipendente. È una decisione clamorosa quella del giudice del lavoro di Venezia, che per la prima volta condanna il colosso americano della moda a ritornare sui propri passi dopo che avrebbe licenziato uno dei commessi perché "troppo vecchio". Come riportano i quotidiani locali il ragazzo, classe 1990, sarebbe stato messo in strada nei mesi scorsi subito dopo aver compiuto il 25esimo anno di età.

Un licenziamento che, secondo il giudice, ha violato la direttiva europea sulla parità di trattamento in materia di occupazione. Così la multinazionale con punto vendita al Valecenter di Marcon, che dovrà anche pagare un risarcimento equivalente agli stipendi non incassati nel periodo di disoccupazione, potrebbe essere costretta a rivedere molti dei contratti stipulati con giovani commessi.

Il ragazzo era stato assunto a fine 2012, quando aveva siglato un accordo di contratto a chiamata a tempo determinato. Nel 2014 il rapporto era stato convertito a tempo indeterminato, con il lavoro che a tutti gli effetti era diventato non più intermittente ma a cadenza giornaliera. È questo il particolare che ha portato il giudice alla sua decisione: nel gennaio 2015 sarebbe arrivata la lettera di licenziamento "per superamento dei limiti di età previsti per la tipologia contrattuale", ma se la prestazione del ragazzo avviene ogni sera il contratto non ha più nulla di intermittente. Lo avrebbero dimostrato le buste paga e i turni visibili in "rete". A questo punto al dipendente vengono riconosciute le tutele dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.

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