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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Cronaca

Danni da acqua alta, la liquidazione potrà avvenire per stralci

Privati e aziende potranno vedersi accreditare parti di risarcimento, purché abbiano presentato fatture e scontrini per almeno il 30% del totale di spesa previsto

Per la prima volta a livello nazionale la liquidazione potrà avvenire per stralci, purché la documentazione fiscale già allegata corrisponda almeno al 30% della spesa complessiva stimata. È questo il punto saliente dell'ordinanza firmata questa mattina dal sindaco di Venezia e commissario delegato per l'emergenza acqua alta Luigi Brugnaro, che individua le modalità di erogazione dei contributi a privati e imprese che abbiano presentato richiesta dopo gli eventi eccezionali dello scorso mese di novembre. I dettagli sono stati presentati nel corso di una videoconferenza stampa dalla Smart Control Room del Tronchetto.

Liquidazione per stralci

Se martedì, quindi, è stato deliberato lo stanziamento di 40 milioni per i cantieri pubblici necessari in città, ora tocca ai danni di privati e aziende (quelli rendicontati in lettera C, ossia rispettivamente entro i 5 e i 20mila euro), per un totale di 46 milioni di euro. Allo stato attuale sono già 300 le imprese e i privati che hanno presentato tutti gli scontrini e le fatture dei pagamenti effettuati. «Ma la novità - ha sottolineato Brugnaro - è che chi fino a questo momento ha presentato solo una documentazione parziale potrà ricevere comunque il contributo, in un momento in cui liquidità può essere utile vista l'emergenza coronavirus».

Nel corso della conferenza Brugnaro ha specificato ancora come il termine per presentare fatture e scontrini, oltre alle perizie di stima dei danni rendicontate in lettera E (superiori ai 20mila euro) sia stato posticipato al 31 ottobre 2020. In totale in lettera C sono state presentate 6.916 richieste di risarcimento danni, per un importo di poco meno di 47 milioni di euro: i privati sono stati 3.658, per una stima dei danni poco inferiore ai 10 milioni, mentre le attività sociali di culto, economiche e produttive sono state 3.258, per una stima di poco superiore ai 37 milioni di euro.

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