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Cronaca

Zaia contro il commercio abusivo: "Se serve, usare il pugno di ferro"

Il presidente della Regione interviene sull'abusivismo e sulle proteste dei commercianti a Venezia: "Legge sia uguale per tutti, ricorrere ai militari"

Continua a tenere banco la discussione sul commercio abusivo a Venezia, da sempre particolarmente "frequentata" da venditori di ogni genere: è di poche settimane fa la notizia dell'arrivo di una nuova ondata di immigrati, subito messi al lavoro tra calli e campi e soprattutto in piazza San Marco. Sulla questione si esprime ancora una volta il presidente della Regione, Luca Zaia: "Ben vengano i controlli, le normative per la regolamentazione del commercio e degli ambulanti e le iniziative contro abusivismo e contraffazione - spiega. - Ma la legge deve essere uguale per tutti! Che si tratti di ambulanti regolarmente registrati o di venditori abusivi le regole devono essere rispettate e, se serve, si usi anche il pugno di ferro".

Il commento arriva in seguito alla notizia delle sanzioni emesse dai vigili contro gli ambulanti regolari e la protesta per i mancati controlli e riscossioni nei confronti degli abusivi (DETTAGLI). "Invito il Comune di Venezia e i vigili ad essere inflessibili nei controlli e nella riscossione delle multe - prosegue Zaia - e ricordo che per la sicurezza e i controlli si possono aumentare le forze in campo, attingendo dai militari nelle caserme".

"Non possiamo continuare a permettere che piazza San Marco e le calli di Venezia siano terreno libero per ogni sorta di ricatto - conclude il governatore, - o peggio di minaccia anche armata. Dobbiamo tutelare il commercio regolare senza vessarlo, salvaguardare il made in Italy dall’arrivo di prodotti non controllati e forse pericolosi, ma soprattutto far in modo che turisti e cittadini si sentano ospiti sicuri nelle nostre città e non galli da spennare".

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