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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Marco

Lucchetti sui ponti come a Roma: polemica tra Miracco e Bettin

Polemica tra Franco Miracco e Gianfranco Bettin sulla moda dei lucchetti che ha invaso Venezia. Miracco accusa Bettin di essere troppo permissivo, Bettin replica che i giovani non sono vandali e che vengono multati

Duro attacco all'assessore comunale Gianfranco Bettin, ieri, da parte del consigliere del Ministro per i Beni e le attività culturali, Franco Miracco.

In una lettera, Miracco ha dato una "tiratata d'orecchi" all'assessore veneziano, reo di aver difeso la moda dei lucchetti attaccati ai ponti, sdoganata ormai anche nella città lagunare.

L'ULTIMO SFREGIO - "Se non si capisce, se non si conosce, se non si vive personalmente Venezia centro storico come spazio urbano travolto e stravolto ogni giorno da centinaia di migliaia di 'turisti senza qualita'' - scrive Miracco - si è nella condizione migliore per accettare l'ultimo sfregio, nemmeno il più volgare, quale è quello rappresentato da migliaia di lucchetti che sporcano dal di dentro la Venezia dei ponti".

GESTO SENZA SENSO - "Sai perché è volgare quell'appendere lucchetti, caro Bettin? - scrive Miracco - Perché è cosa senza senso, perché non esprime affatto un sentimento, in quanto gesto sospinto dai venditori abusivi che 'aggrediscono' di giorno e di notte coloro che attraversano ponti e campi veneziani, vendendo loro robaccia d'infimo gusto. I lucchetti sono uno dei tanti segni negativi di una città in cui la qualità della vita è ormai pari a quella di una stazione di servizio nel corso dei cosiddetti esodi estivi. D'altra parte, è o non è Venezia la città di mare e di storia che offende, sfruttandola, la propria bellezza, consentendo a navi mostruose e gigantesche di attraversarla nei termini di una violenza simile a quella di uno stupro? Per chi non capisse, perché lontano dalla Venezia di questi anni, è come se i boeing atterrassero in Piazza San Pietro".

QUALI VANDALI? - "I 'ragazzi e le ragazze dei lucchetti' non sono né vandali né teppisti, tuttavia è necessario perseguirli", questa la replica giunta nel giro di poche ore, dell'assessore veneziano all'Ambiente e alle Politiche giovanili.

"I lucchetti non bisogna appenderli al ponte, perché lo danneggiano e lo imbruttiscono - taglia corto Bettin - se ce li mettono, noi, il Comune, li toglieremo e multeremo chi lo fa, come è sempre successo". Quella dei lucchetti è per Bettin una moda che "nasce da un recente immaginario pop, la cui genesi è ben ricostruibile all'interno di una determinata subcultura giovanile, o tardo-giovanile".

GESTO D'AMORE - "Non credo, tuttavia, che i ragazzi e le ragazze che vengono a Venezia con i loro lucchetti intendano sfregiare la città - afferma l'assessore - credo anzi che la amino e le attribuiscano un valore speciale e che ci vengano proprio per questo: non sono né teppisti né vandali".

"Ciò non significa non ricordare loro con fermezza e buon senso che quei lucchetti sarebbe meglio li usassero in altro modo - puntualizza - e, sul ponte dell'Accademia o di Rialto, si scambiassero effusioni meno metalliche. Sono sicuro che perfino il terribile Miracco s'intenerirebbe".

Bettin conclude riprendendo il riferimento di Miracco ai venditori abusivi di lucchetti: "Sono una conseguenza di questa moda e non l'origine della moda stessa, sulla quale intendono lucrare. Costoro vanno perseguiti, come stiamo facendo, come altri abusivi, come i prepotenti 'portavalige' del ponte di Calatrava".

 

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