Luci di Natale confermate, «ma saranno spente in anticipo»
Il sindaco Brugnaro ha anticipato che la città non rinuncerà alle luminarie, con qualche differenza rispetto agli scorsi anni per limitare la spesa energetica
Con i prezzi dell'energia schizzati a livelli record anche gli enti pubblici si trovano nella necessità di arginare i consumi per tagliare qualche spesa. E ora che si avvicina la fine dell'anno, il ragionamento va fatto sulle luminarie natalizie. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ne ha parlato oggi, 29 settembre, spiegando che l'amministrazione non intende rinunciare all'atmosfera delle festività, ma che ci saranno delle differenze rispetto agli scorsi anni: «Stiamo pensando al Natale e all'organizzazione delle luci - ha spiegato -. La città resterà accesa, anche se sappiamo che ci costerà di più. Provvederemo all'efficientamento, prevediamo degli orari specifici e le spegneremo dopo l'Epifania, prima del Carnevale».
L'idea, per il sindaco, è di disattivare l'illuminazione natalizia durante la notte e magari accenderle più tardi durante il giorno. Ma soprattutto di accorciare il periodo delle luminarie, che negli ultimi anni si è prolungato fino a febbraio o addirittura ai primi di marzo. Sia a Venezia che in terraferma. L'importante, però, è non cedere «all'idea dell'oscurantismo e della paura». «Faremo efficientamenti da altre parti - spiega - ma la vita pubblica cittadina e il decoro vanno mantenuti. Ne va anche del rilancio del commercio».
Il Natale 2022, dunque, si preannuncia più modesto, ma non troppo. D'altra parte il caro bollette, oltre a colpire famiglie e imprese, pesa in modo consistente anche sui bilanci comunali. E così le amministrazioni devono trovare soluzioni per risparmiare, a fronte dell’aumento dell’energia che incombe sempre di più. La situazione preoccupa e, in tutta Europa, ha fatto aprire un dibattito per trovare possibili soluzioni. «Noi vogliamo dare l'esempio», conclude il sindaco.