Dovere prima del piacere, sotto il luna park c'è da gestire la diossina
Su Sacca San Biagio potrebbe sorgere un parco divertimenti a tema. L'inceneritore fino al 1984 ha creato uno spesso strato di ceneri tossiche
Se lì dovrà sorgere un parco divertimenti a tema prima bisognerà bonificare. Perché su Sacca San Biagio fino al 1984 era in funzione l'inceneritore e i segni della sua presenza sono ben visibili anche oggi. Uno spesso strato di ceneri ad alto tasso di sostanze tossiche che, come riporta il Gazzettino, potrebbe raggiungere anche i cinque metri.
Sono i residui della combustione dei rifiuti. Tra cui diossine e altre sostanze poco salutari. L'isola ora è stata data dal Demanio in concessione per quattro anni alla Antonio Zamperla spa, che ha tutte le intenzioni di costruirci un parco divertimenti a tema. Supertecnologico. Sarà la ditta quindi a dover presentare il proprio piano di bonifica.
Due le ipotesi che si profilano all'orizzonte: o un "modello San Giuliano", in cui le sostanze vengono isolate (come ora sono) in maniera sicura per poi ricoprire tutto con terreno da riporto o con lastre di pietra, oppure asportare tutto. Una operazione che potrebbe costare circa 15 milioni di euro. Ora sull'isola si è sviluppata una fitta vegetazione e gli elementi tossici sono stati isolati dalla laguna con una conterminazione in cemento che copre l’intero perimetro di Sacca San Biagio. Quale strategia si perseguirà?