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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Lutto fino al funerale di Valeria. Brugnaro: "Gran dolore, riflettiamo"

Bandiere a mezz'asta, come decretato dal sindaco. Dediche commosse dalla politica e dalla Chiesa. Indagini dei Ros sulla morte della ragazza a Parigi

Venezia con Valeria Solesin e con la sua famiglia. Per rendere omaggio a una giovane vita spezzata dall'odio, per dimostrare di essere uniti e di voler rispondere con coraggio e civiltà all'orrore del terrorismo. L'appuntamento è mercoledì 18 novembre alle 19 in piazza San Marco, per una commemorazione collettiva in cui Venezia dimostrerà tutto il suo cuore. Dalle 19 alle 21 i cuori di centinaia di persone pulseranno all'unisono per dire basta a stragi e violenza. Martedì i genitori di Valeria dovrebbero volare a Parigi per "riportarla a casa", mentre ancora non è stata effettuata l'autopsia. Dunque i tempi per le esequie potrebbero rivelarsi piuttosto lunghi.

In città il sindaco Luigi Brugnaro ha voluto le bandiere a mezz'asta fino al giorno dei funerali di Valeria: il primo cittadino lo ha annunciato domenica, dopo la visita a casa dei genitori della giovane in cui ha portato il cordoglio dei veneziani. Nel giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino. "È un grande dolore - dichiara il primo cittadino - Che però ci fa riflettere anche sulle questioni legate alla sicurezza. Dobbiamo agire in maniera meno passiva, meno buonista. Adesso è il momento della preghiera, nel giorno delle esequie ai locali pubblici verrà chiesto di non servire da bere nei dieci minuti coincidenti con l'orario della tragedia. È stato un attacco vigliacco, la nostra civiltà ci impone di vivere in maniera diversa, non abbiamo paura e non abbasseremo la guardia". "Venezia è una città sicura - ha aggiunto - Va attenzionata ancora più in particolare in occasione del Natale e del Carnevale: qui passano 25 milioni di persone all'anno, le misure di sicurezza sono attuate quotidianamente" (DETTAGLI).

MUSULMANI VENEZIANI: "PIANGIAMO VALERIA COME FOSSE NOSTRA FIGLIA"

L'evento di mercoledì è già molto condiviso: "Accenderemo una candela in memoria di Valeria Solesin e di tutte le persone che sono morte nell'attentato a Parigi - si legge - per far sentire alle famiglie che hanno perso i loro cari che anche noi qui, a Venezia, siamo loro vicini. Queste atrocità non devono più succedere, in qualsiasi parte del mondo. Cerchiamo - conclude l'appello - volontari per volantini e per l'organizzazione della commemorazione". Sulla morte della ragazza la procura di Roma ha deciso di aprire un'inchiesta: i carabinieri del Ros hanno consegnato agli inquirenti una informativa al riguardo, mentre la magistratura capitolina ha avviato accertamenti su quanto avvenuto in Francia e verifiche sono in corso anche sul ferimento dei due marchigiani provenienti da Senigallia.

Non si contano, nel frattempo, le dimostrazioni di affetto e vicinanza da parte di semplici cittadini, esponenti della politica, della cultura, del volontariato e dello sport, delle sfere religiose: l'ultima è del patriarca di Venezia Francesco Moraglia, che ha indirizzato una lettera ai genitori dei Valeria: "In questa drammatica circostanza desidero farmi presente a Voi e al carissimo Dario per dirVi tutta la mia vicinanza ed affetto, insieme a quelli dell’intera Chiesa che è in Venezia. La tragedia che, con grande dignità e compostezza, state vivendo la sentiamo nostra. Valeria, veramente, appartiene a tutti noi. La sua vicenda ha toccato profondamente tutta la comunità veneziana. L’assurdo e irrazionale fatto di sangue in cui la Vostra amatissima figlia ha perso la vita ci ha colpito molto, come ci ha edificato la testimonianza di dignità e fortezza d’animo da Voi data nel momento in cui una mamma e un papà vivono l’esperienza più lacerante: la perdita di una figlia. Il mio dolore si unisce a quello dell’intera Chiesa di Venezia e di tutti gli uomini e donne di buona volontà che vedono in Valeria un simbolo di grande impegno civile e morale oltre che una validissima studiosa impegnata nella ricerca universitaria. Il ricordo della Vostra amatissima figlia ci accompagnerà sempre, per quello che Valeria ha saputo essere, sia come studiosa sia come persona attenta e disponibile ai bisogni e alle necessità del prossimo, in particolare degli ultimi, come testimonia il suo costante impegno nel volontariato. E’ mio desiderio - se lo riterrete opportuno - poterVi incontrare insieme a Dario e mentre porgo le mie cristiane condoglianze, assicuro per la carissima Valeria e per tutti coloro che le vogliono bene, il costante ricordo nella preghiera. Un fraterno e cordialissimo abbraccio".

Alla madre di Valeria ha telefonato la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, esprimendo vicinanza e solidarietà all'intera famiglia. La presidente ha tenuto ad anticipare alla madre l'intenzione di dedicare a Valeria la giornata del 25 novembre, che verrà celebrata alla Camera con un convegno sull'occupazione femminile, uno dei temi degli studi di Valeria alla Sorbona di Parigi. "È importante che la memoria di Valeria venga tenuta viva - ha detto Boldrini - così come deve essere ricordato il suo impegno verso il sociale e i suoi studi sulla condizione femminile nel mondo del lavoro. Per questo le dedicheremo la giornata di approfondimento in programma alla Camera il 25 novembre, dal titolo 'La ripresa è donna'". La presidente ha anche invitato i genitori di Valeria ad essere presenti alla giornata. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha invece espresso "un pensiero di affettuosa vicinanza alla famiglia di Valeria Solesin, una ragazza che rappresenta l'immagine dell'Italia tutta e dell'Europa che vorremmo. Siamo in attesa di conoscere meglio i fatti e i risultati delle indagini  - ha aggiunto-, ma appare già  chiaro che gli attentati di venerdì notte segnalano un cambio di strategia rispetto all'attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo, per il numero degli obiettivi e dei terroristi coinvolti, per le modalità di esecuzione, e per l'evidente programmazione della successione criminale".

DON ETTORE - Don Ettore, parroco e amico della famiglia di Valeria Solesin, ha ricordato a 'Pomeriggio Cinque' la giovane veneziana: "Sono qui per dire qualcosa non tanto su Valeria, ma su quello che dice il mondo di lei. Tutta la città di Venezia parla di lei - ha detto il prete - non solo le autorità e il patriarca, è un'ondata di amore per questa ragazza che ha perso la vita per cercare un po' di gioia con gli amici". Don Ettore ha ricordato quindi "la sua gentilezza, il sorriso, le parole, come si comportava, era una ragazza da imitare". "Faceva parte di Emergency - ha ricordato il parroco - era andata in giro per il mondo con loro per aiutare chi è nella sofferenza. E chi lo fa ha un cuore grande che non si può limitare".

Sul sito del liceo scientifico Benedetti, in cui Valeria si era diplomata, è apparso un messaggio a lei dedicato: "L'istituto Benedetti Tommaseo si stringe alla famiglia di Valeria Solesin che era partita dal Liceo Benedetti per la sua appassionata scelta di vita. Ciao Valeria". "Un doveroso omaggio - spiega il preside Roberto Sintini - al quale stanno rispondendo tutti i 1126 studenti dei nostri istituti, che hanno avviato anche una colletta in favore di Emergency. La tragedia - prosegue il dirigente - ha fatto affiorare in modo spontaneo una nuova unita' tra i ragazzi che si sono raccolti stamani nella corte di Santa Giustina per ricordare, dopo un minuto di silenzio, la figura della giovane". Anche i docenti e gli studenti del liceo prenderanno parte mercoledì sera alla manifestazione in ricordo di Valeria e della tragedia di Parigi.

Il presidente della Repubblica Mattarella ha scritto ai genitori di Valeria: "Insieme a tanti Paesi amici risponderemo con intransigenza a questa micidiale sfida di morte e di sopraffazione. Come accadde durante gli anni del terrorismo interno, lo faremo senza mai far venire meno le ragioni del diritto e della giustizia, che fondano la nostra civiltà, ma con determinazione. Lo dobbiamo a Valeria, lo dobbiamo a tutte le vittime, lo dobbiamo a voi carissimi genitori. Vi sono particolarmente vicino e partecipo con profonda commozione alla vostra sofferenza". Ecco la lettera inviata ai due genitori: "Carissimi genitori di Valeria, Vi scrivo per farvi giungere il cordoglio e la solidarietà, miei personali e dell’Italia intera, sapendo che nulla potrà lenire il vostro grandissimo e composto dolore. Valeria era figlia d’Italia e figlia d’Europa. È stata uccisa da mano barbara, fomentata dal fanatismo e dall’odio contro la nostra civiltà, i suoi valori di democrazia, di libertà e di convivenza. Valeria è stata uccisa, insieme a tanti altri giovani perché rappresentava il futuro dell’Europa, il nostro futuro. Insieme a tanti Paesi amici risponderemo con intransigenza a questa micidiale sfida di morte e di sopraffazione. Come accadde durante gli anni del terrorismo interno, lo faremo senza mai far venire meno le ragioni del diritto e della giustizia, che fondano la nostra civiltà, ma con determinazione. Li dobbiamo a Valeria, lo dobbiamo a tutte le vittime, lo dobbiamo a voi carissimi genitori. Vi sono particolarmente vicino e partecipo con profonda commozione alla vostra sofferenza"

Cordoglio anche del presidente del Veneto Luca Zaia: "C’è tanto dolore veneto nell’orrore di Parigi. La notizia che tanto abbiamo temuto di ricevere è arrivata, confermata dal padre anche se ancora manca l'ufficialità: Valeria Solesin è caduta sotto i colpi dei carnefici. Il primo pensiero di cordoglio e affettuosa vicinanza vada alla famiglia, al fidanzato, agli amici che erano con lei al Bataclan e che hanno vissuto da vicino queste ore d’angoscia e la paura di non poterla più rivedere. Sappiano i parenti e gli amici - come ho comunicato anche oggi alla Farnesina - che i servizi della Regione sono a loro disposizione per eventuali necessità. A Parigi, alla prestigiosa università – aggiunge un Governatore particolarmente commosso – Valeria stava realizzando il suo sogno di civiltà e cultura, che è stato stroncato brutalmente dalla barbarie violenta e disumana. Con lei hanno ucciso anche le uniche leve pacifiche che il mondo civile può avere per combattere il furore violento con il quale una parte dl mondo vuole soffocare l’altra: proprio la cultura; proprio la civiltà, che simboleggiano il rispetto reciproco, la reciprocità, la capacità di convivere nelle diversità”. “Purtroppo – conclude Zaia – ora è il momento di prendere atto che le armi della civiltà non bastano più".

Alessandra Moretti, capogruppo del Pd nel consiglio regionale veneto, in una nota: "Non ci sono parole per esprimere il dolore che proviamo tutti noi da veneti, da italiani e da europei, per la scomparsa di Valeria Solesin. Ci stringiamo alla famiglia e agli amici in questo momento di immenso sconforto. Con Valeria viene colpita una generazione di ragazzi cresciuti in un'Unione libera, che crede nell'Erasmus come esperienza che arricchisce la conoscenza e mescola le culture. Valeria rappresenta la meglio gioventù europea e su di lei si sono accaniti terroristi disumani: non dobbiamo dargliela vinta, non possiamo. Credo che a questa giovane coraggiosa e piena di vita, autrice del proprio destino e generosa volontaria di Emergency dobbiamo la stessa forza che ha avuto lei: quella di non avere barriere e di non alzare muri. Valeria - conclude l'esponente dem - come noi è figlia dell'Europa libera, a lei l'Europa deve la scommessa di essere unita in questo momento".

Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto: "Davanti alla morte non c'e' che il silenzio, un silenzio che ciascuno di noi riempie con un pensiero, una riflessione, una preghiera. Credo di poter dire che l'intero Consiglio regionale e tutti i veneti si stringono attorno alla famiglia di Valeria, ai suoi affetti, condividendo il dolore di chi e' stato vittima della violenza disumana che oggi unisce nel ricordo e nel dolore Venezia a Parigi, il Veneto alla Francia nel nome di Valeria". Zoggia del Pd: "Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa della ricercatrice universitaria veneziana Valeria, vittima della cieca furia omicida dell'Isis. Mi auguro che la sua vita, il suo impegno nel sociale, nel welfare e nel diritto femminile sia da esempio alle future generazioni e possa rappresentare il primo tassello di un processo di pacificazione". Pellicani, Pd: "Cara Valeria, ti hanno uccisa in modo orribile come in guerra. Una guerra assurda e subdola con la quale quei macellai vogliono farci convivere, togliendoci l'aria che respiriamo. Quella raffica di mitra ha colpito al cuore la nostra Venezia, ha colpito tutti noi, ma ha colpito soprattutto i figli di tutti gli europei. Ragazzi come te, abituati a vivere in un mondo sempre più largo, senza frontiere. Ha ragione la tua mamma, mancherai alla tua famiglia, ai tuoi amici e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti, ma mancherai a tutto il Paese, perché tu rappresentavi proprio il meglio della nostra gioventù. Non ci fermeranno, non dobbiamo aver paura, la strada da seguire ce l'hai indicata tu". Anche il sottosegretario Enrico Zanetti ha incontrato la famiglia di Valeria: "Ho sentito il presidente Renzi - ha spiegato - Ho portato alla famiglia di Valeria il cordoglio del Governo e di tutta l'Italia”. "Ci impegneremo a ricordare Valeria così come ha chiesto di fare la mamma: la sua morte lascia certamente un vuoto incolmabile nella sua famiglia ma rappresenta anche una perdita per il Paese, a cui mancherà il contributo di una giovane e appassionata studiosa".

La Cgil di Venezia: "Ti salutiamo con una profonda tristezza e con affetto, in nome dei nostri comuni valori che si concretizzano nella ricerca costante della costruzione della pace, della solidarietà e dell'integrazione. Siamo vicini alla famiglia che ha saputo valorizzare il suo impegno sociale e la sua lotta per contrastare le ingiustizie". Una splendida ragazza, un cervello fervido, una gioia di vivere. Una Veneziana, una Italiana, una cittadina del Mondo. Insieme a ciò abbiamo capito di quanto, insieme a tutto il resto, questo vile attacco abbia privato il mondo. Tu avevi sogni, stavi costruendo la tua vita, vita che amavi e tra le tue passioni, amavi la musica. Eri lì per questo e non per morire. I valori che ti hanno trasmesso i tuoi genitori sono emersi in tutta evidenza nel loro comportamento quando hanno saputo della tua scomparsa. La tua città, maestra nella tolleranza, si è subito stretta a te e ai tuoi cari concentrandosi spontaneamente subito in uno dei campi attraverso i quali tu sarai passata mille volte, campo Manin. Siamo sicuri che vedendola ti farà piacere. Un dolore atroce, ben evidente ma che è sopportato con dignità, quella dignità che di certo ha caratterizzato la tua vita. Gino Strada ti ha ricordato con le parole che di seguito riportiamo, perché, tra gli altri mille valori che tu esprimevi c’era anche quello di dare una parte del breve tempo che ti è stato concesso per aiutare chi più ne aveva bisogno, attraverso l’adesione ad Emergency il cui operato viene massimamente rivolto alle popolazioni dell’area mediorientale. Tu hai portato oltralpe i valori dell’Italia vera. Di quell’Italia che spesso e ingiustamente viene rappresentata come portatrice di ben altri disvalori. E invece l’Italia sei tu".

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