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Cronaca Portogruaro

Pioggia e allagamenti, ore di apprensione nel Veneto orientale

Precipitazioni copiose nella serata di martedì, specialmente nel Portogruarese. "La cementificazione rende il territorio continuamente a rischio"

Tanta pioggia in poco tempo, la rete idraulica ancora una volta è pericolosamente vicina alla saturazione. Succede nel Veneto orientale e in particolare in zona Portogruaro, dove martedì sera nel giro di poche ore sono venuti giù 40 millimetri di pioggia, portando il totale della giornata a 70 millimetri. Quantitativi ancora superiori, 110 millimetri complessivi di cui 70 solo in serata, sono stati rilevati nell’area più a nordest del comprensorio, intorno a San Giorgio al Tagliamento. Livelli che, se non fanno ancora gridare all'allarme, destano comunque non poca preoccupazione nella popolazione.

Danni e disagi, per la verità, se ne sono già verificati: lo scroscio intenso ha provocato il riempimento di tutta la rete di canali e l'attivazione automatica degli impianti idrovori a difesa delle aree a scolo meccanico. Tre gli scantinati allagati nei centri urbani, soprattutto a Portogruaro tra viale Trieste e via Da Vinci, dove comunque gli abitanti sono abituati a questo genere di fenomeno. Alcuni corsi d'acqua (come i canali Lugugnana e Versiola) sono esondati, provocando parziali allagamenti nei campi. Si sono registrati disagi nelle aree agricole dei Comuni di Gruaro, Teglio Veneto, Portogruaro, Fossalta di Portogruaro, San Michele al Tagliamento e Concordia Sagittaria e nelle aree urbane della piazza di Gruaro, di via Oberdan e via Mutterone a Concordia Sagittaria, del centro di Teglio Veneto.

I problemi, si spera, dovrebbero fermarsi qua, sempre se le precipitazioni si verificheranno come da previsioni meteto. Ma lo stato di attenzione per il maltempo resta: non per niente protezione civile e vigili del fuoco sono in allerta per ogni evenienza, mentre il personale del Consorzio di bonifica del Veneto orientale segue costantemente l'evoluzione della situazione. Prevedibile dunque un'altra notte di angoscia, come confermato anche dal consorzio: "Qui le persone hanno in mente le immagini dei recenti allagamenti in Costa Azzurra e in Sardegna - spiega Sergio Greco, direttore dell'ente - Naturale che la preoccupazione sia tanta, anche perché la tenuta della rete idraulica è messa a dura prova". Un fenomeno che accade troppo spesso, non appena le precipitazioni sono al di sopra della norma.

"L'ente - si legge in una nota del consorzio - mantiene in regolare gestione una vasta rete di opere pubbliche di bonifica tra canali, argini, impianti idrovori. Ma i canali sono realizzati in base a presupposti che non sussistono più: sia a causa della trasformazione dei territori agricoli in aree urbanizzate, sia per il tombinamento di grandi canali di bonifica". Interventi che hanno notevolmente abbassato la capacità di resistenza delle opere idrauliche, rendendo il territorio a rischio per piogge anche molto inferiori ai vecchi valori. "Non si può pensare di migliorare le condizioni di sicurezza idraulica - conclude il consorzio - senza un complesso di investimenti strutturali: serve una forte volontà da parte di tutte le amministrazioni interessate".

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