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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Fiumi in piena e mareggiate nel weekend

Il Piave è tracimato in alcuni punti, ma nel Veneziano non ci sono stati grossi danni. Nelle località balneari, però, il mare ha eroso parte del litorale. In queste ore l'allerta è rientrata

Una parte della costa veneta ha subito le conseguenze del maltempo del weekend, mentre in queste ore si continuano a monitorare i fiumi per il rischio di esondazioni, anche se il peggio sembrerebbe passato: fino alla mezzanotte di martedì 8 dicembre, comunque, resta valido lo stato di allarme (allerta rossa) per criticità idraulica per i bacini di Piave Pedemontano, Alto e Basso Brenta-Bacchiglione, Livenza-Tagliamento. La pioggia e il vento hanno sferzato il litorale tra sabato sera e la giornata di domenica, causando mareggiate che si sono abbattute sulle spiagge, mentre i corsi d'acqua si sono gonfiati e in alcuni punti sono tracimati. Protezione civile, forze dell'ordine, dipendenti comunali e polizie locali hanno partecipato alle operazioni di controllo del territorio.

Il maltempo del fine settimana

Spiagge erose

Le mareggiate si sono "mangiate" in parte la spiaggia di Jesolo ma, come detto anche dal sindaco Valerio Zoggia, poteva andare peggio. Complessivamente le dune artificiali hanno resistito, così come gli argini del Piave. «Ma non è una bella situazione - ha commentato Zoggia - e purtroppo si ripresenta sistematicamente quasi tutti gli anni. Appena terminato questo periodo di piena avvierò i contatti con la Regione e le categorie economiche». Nelle ore successive la polizia locale ha confermato che l'emergenza stava rientrando: verso sera il vento di scirocco si è calmato e la marea si è abbassata, combinazione favorevole al deflusso delle acque.

La situazione a Bibione è complicata. La spiaggia è tutta invasa dalle ramaglie e la mareggiata ha eroso una porzione di litorale: dall’anno scorso, secondo il sindaco di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto, se ne sono andati oltre 100mila metri cubi di sabbia. L’impianto bocciofilo è andato di nuovo sott’acqua. Le intense piogge hanno causato una consistente piena del fiume Tagliamento, che preoccupa ancora: «Si registra una piena costante - dice Codognotto - che si attesta tra i sette otto metri sotto i ponti di San Michele e Latisana, che tengono in pressione gli argini. Per fortuna l’acqua sta defluendo. I dati che arrivano da Venzone confermano comunque che molta acqua è venuta giù e tiene in tensione le arginature». «Un altro problema - aggiunge - è costituto dalla mareggiata, un’onda molto alta di marea che determina una fortissima erosione ed apporto di materiali consistenti. Un accumulo di questi materiali si trova sotto il pilone del ponte della ferrovia che in pratica fa da “diga” allo scorrere libero delle acque».

Piave in piena

I timori erano forti per le previsioni di piena del Piave, che avevano indotto la Città metropolitana a chiudere precauzionalmente un tratto della provinciale 51, nel territorio di Musile. Il fiume è effettivamente tracimato nel tratto dell'area golenale, ma le conseguenze sono state limitate: l'acqua ha invaso solo il sottopasso sotto il ponte della Vittoria, per cui la strada resta chiusa fino a lunedì mattina. Sempre lunedì mattina, intorno alle 9, il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, ha dato gli utimi aggiornamenti: «Anche questa è andata, il livello del Piave sta progressivamente diminuendo». Pure a Eraclea l'attenzione si è concentrata sul Piave, oltre che sui canali Revedoli e Brian: «Nonostante in alcuni punti ci sia stata una lieve tracimazione dell'alveo del fiume Piave, non è stato necessario far evacuare nessuno dalla propria abitazione», ha scritto la sindaca Nadia Zanchin domenica sera.

Venezia

A Venezia le barriere del Mose hanno fatto il loro dovere, restando sollevate ininterrottamente da venerdì sera a domenica pomeriggio, arginando la marea e evitando l'acqua alta in città: «Il Mose, con oltre 40 ore di attività consecutiva - ha riepilogato il sindaco Luigi Brugnaro - ha scongiurato due maree da 130 centimetri». Ci sarà comunque acqua alta nei prossimi giorni: le previsioni indicano diversi picchi tra i 110 e i 120 centimetri di marea, sufficienti ad allagare in parte la città ma non a fare entrare in funzione il Mose.

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