Tempesta di fulmini e forte vento nella notte: alberi caduti e barche in difficoltà in laguna
Preoccupazione per un naufrago nella zona di Chioggia, poi individuato. Un centinaio gli interventi dei vigili del fuoco tra Lido di Venezia, Mestre, Pianiga, Noale e Portogruaro
E' stata una tempesta di fulmini e vento che ha destato una certa preoccupazione nella tarda serata di sabato nel Veneziano. Raffiche impetuose e cielo illuminato a giorno da una lunga sequenza di saette poco dopo la mezzanotte che raramente si è mostrata così violenta. Un centinaio gli interventi dei vigili del fuoco tra terraferma e laguna: preoccupazione per una persona che si trovava a bordo di una imbarcazione all'ancora nelle acque di Chioggia che a un certo punto è caduta fuori dallo scafo, facendo perdere le proprie tracce.
A bordo in origine c'era una coppia residente a Carmignano sul Brenta: vento e onde hanno sospinto il natante al largo e un 30enne è caduto in acqua mentre tentava di mettere in sicurezza la barca. La donna è riuscita a raggiungere Val da Rio lanciando l'allarme, a circa un chilometro da dove i 2 in origine erano ormeggiati.
Il naufrago è stato ritrovato dopo circa 3 ore da capitaneria di porto e pompieri. Era in buone condizioni per fortuna. Abile nuotatore, il giovane è riuscito a raggiungere una secca in prossimità di alcune palificazioni, mettendosi in salvo. Il 30enne è stato issato a bordo, asciugato e portato a terra, stremato. Altri due natanti sono stati soccorsi all'altezza del Lido di Venezia: il vento è giunto improvviso e inaspettato, cogliendo alla sprovvista chi si trovava al largo. Un’altra imbarcazione con padre e figlio a bordo si è arenata rovesciandosi di fronte al porto di Chioggia.
SONO STATE 27 LE PERSONE SALVATE - In tutto sono state 8 le operazioni di salvataggio nelle acque veneziane coordinate dalla capitaneria di porto: 27 le persone soccorse, tutte incolumi a parte una che è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari per una ferita alla mano. Gli interventi in luoghi molto distanti tra loro: per questo motivo la guardia costiera ha utilizzato tutti i mezzi a disposizione, ottenendo l'aiuto anche di unità della guardia di finanza, della polizia, di una pilotina del Porto e personale di sorveglianza dei cantieri del Mose. Soccorsi si sono resi necessari, oltre che al Lido, anche a Burano, Punta Sabbioni e in altre zone.
ALBERI CADUTI IN TERRAFERMA - Anche in terraferma la natura ha mostrato tutta la propria potenza: alberi caduti o pericolanti a macchia di leopardo soprattutto nella zona di Mestre, ma i vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche a Noale, Portogruaro, Pianiga, Jesolo, Chioggia, Cavarzere, Mira, Mirano. Rami e arbusti in mezzo alla strada non si contavano domenica mattina, quando erano in corso di smaltimento le operazioni rimaste in coda durante la nottata.