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Cronaca campo Sant'Angelo

Sabato la città si è spaccata in due: "Si Grandi Navi" contro i "No Nav"

In tremila hanno sfilato chiedendo a gran voce il "no alle grandi navi". Nel pomeriggio anche corteo acqueo favorevole alle grandi imbarcazioni

Grande mobilitazione popolare, sabato 9 maggio: non solo era la data scelta dal comitato "No grandi navi" per ribadire ancora una volta il no categorico al traffico crocieristico e alle opere invasive nella laguna di Venezia, un tema da anni al centro dell'attenzione ma mai affrontato in modo risolutivo, ma era anche la giornata del corteo antagonista al no, cioè coloro che le navi in laguna le vogliono. Poco prima della manifestazione, infatti, chi chiede che le imbarcazioni da crociera continuino a raggiungere la Marittima (puntando su progetto del canale Vittorio Emanuele e affossando quindi in ogni caso lo scavo del Contorta) ha dato vita a un corteo acqueo di "Sì Grandi Navi".

Tra i manifestanti anche il candidato sindaco Luigi Brugnaro, con il capolista Simone Venturini. Dall'altra parte della barricata, da campo Santa Margherita, invece altri pretendententi alla poltrona di Ca' Farsetti, come Davide Scano del Movimento Cinque Stelle e il Pd, che ha ufficialmente appoggiato il corteo lagunare contro le "grandi opere" e i "condomini galleggianti" in laguna. Sul palco vero le 18 è salito anche il candidato sindaco Felice Casson.

Una data non casuale, naturalmente: il 9 maggio è il giorno dell'apertura della Biennale e dove essere anche quello dell'arrivo nel capoluogo del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini (che ha dato forfait all'ultimo per motivi famigliari). Domenica scorsa, invece, quasi centomila firme erano già state consegnate al premier Matteo Renzi in occasione del suo passaggio a Mestre e Marghera.

Il corteo contro le grandi opere del 9 maggio

L'appuntamento per il concentramento è stato alle 15.30 in campo Santa Margherita: da qui gli attivisti hanno sfilato in corteo fino a campo Sant'Angelo, ribadendo a gran voce i propri slogan: "No grandi navi, no grandi opere, basta mafia e corruzione". All'arrivo c'è stato un dibattito sul tema con i candidati sindaco, ma anche spettacoli e concerti: sul palco Ottavia Piccolo, Pierpaolo Capovilla, Tre allegri ragazzi morti e Autumn's rain per un pomeriggio di proteste ma anche di festa aperta a tutti.

"La soluzione c'è ed è a portata di mano - ha commentato Tommaso Cacciari - il progetto De Piccoli avrebbe tempi e costi inferiori e rispetterebbe la laguna. Dall'altra parte Brugnaro sta parlando davanti a venti persone, noi siamo in migliaia". Il corteo era molto numeroso, quasi tremila i partecipanti. Tanti slogan, tanti cartelli, tanta "fantasia".

GLI AGGIORNAMENTI TWITTER DEI MANIFESTANTI

Il comitato No grandi navi ricorda che tra la petizione per estromettere le crociere dalla lagune e quella per fermare lo scavo del Contorta le firme raccolte sono 115.700. Nell'appello viene fatto notare che una soluzione come quella del Contorta, "caldeggiata" dall'autorità portuale, non farebbe altro che alimentare corruzione e malaffare "a vantaggio delle cricche di potere", mentre le soluzioni alternative, prima di tutto la costruzione di un avamporto al Lido, non sono state prese finora in dovuta considerazione dalla politica.

La petizione è diretta a tutte le istituzioni, affinché si prendano carico della questione e si trovi una soluzione definitiva. Questa la richiesta al presidente del Consiglio Renzi, ai candidati alla presidenza della Regione Veneto e a sindaco del Comune di Venezia: "Venezia non è in pericolo per cause naturali,ma per la speculazione e la devastazione ambientale causata dall’uomo. Vi chiediamo di scegliere di salvarla, fermando i progetti locali che ne mettono a rischio l’esistenza, a partire da quello dello scavo del canale Contorta, estromettendo le grandi navi da crociera dalla Laguna e rendendo Venezia un simbolo mondiale nella lotta per la protezione delle bellezze del pianeta, scegliendo per la città un futuro di sostenibilità e al 100% di energie pulite".

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