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Cronaca

"Per la difesa della scuola pubblica": centinaia di insegnanti in corteo per Venezia

La manifestazione è scattata alle 10.30 di venerdì, da Piazzale Roma. Hanno aderito anche studenti e personale tecnico amministrativo (ATA). Motivi del contendere tagli e contratto

Si sono ritrovati a centinaia a Venezia, venerdì mattina, per manifestare contro la situazione delicata dell'insegnamento e, più in generale, di tutto il comparto scuola. Precari, non docenti, studenti hanno fatto sentire la propria voce per le calli, motto della giornata "Per la difesa della scuola pubblica". Con tanto di bandiere, striscioni e manifesti, per rendere chiare le proprie richieste. O meglio, necessità. La manifestazione, indetta da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, si è mossa da Piazzale Roma, verso le 10.30, fino a Piazzale San Geremia, dove hanno preso la parola i segretari regionali dei vari sindacati.

I motivi della mobilitazione sono quelli noti da tempo, dal contratto del personale docente, che non viene rinnovato da sette anni, alle retribuzione, le più basse a livello europeo, circa la metà di quanto percepito dai "colleghi" francesi e tedeschi. Ma la giornata è servita per protestare sulla precarietà degli insegnanti, con migliaia di docenti, nel solo Veneto, senza un posto fisso, così come per mettere in luce la necessità di rendere libero l'insegnamento e abolire la "chiamata" diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici.

Anche il personale ATA ha aderito alla giornata di protesta. Tecnici ed ausiliari, infatti, sono in sotto organico, ed oltre ai tagli, sono penalizzati dalle leggi che riducono le possibilità di sostituire gli assenti e riversano sulle segreterie adempimenti che nulla hanno a che fare con la funzione della scuola.

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