rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Mestre Centro / Piazzale Generale Enrico Cialdini

Studenti in piazza contro l’alternanza scuola-lavoro

Manifestazione venerdì mattina nelle città di tutta Italia. Corteo con striscioni in centro a Mestre

Venerdì 18 febbraio gli studenti delle scuole superiori sono tornati a manifestare in 40 città d'Italia, tra cui Mestre, contro i percorsi di scuola-lavoro. La mobilitazione è stata organizzata in risposta alla tragica morte di Giuseppe Lenoci durante uno stage, che ha seguito di poche settimane quella di Lorenzo Parelli. L'iniziativa, che a Mestre ha radunato circa 200 ragazzi e ragazze provenienti da varie scuole di Venezia e della terraferma, è stata promossa dal coordinamento degli studenti medi e dal fronte della gioventù comunista.

Gli studenti denunciano «lo sfruttamento» dei giovani nei percorsi di tirocinio scolastico: «Non si può morire di scuola-lavoro» è lo slogan già impiegato in precedenti manifestazioni e ribadito oggi in piazzale Cialdini, dove gli attivisti si sono incontrati a partire dalle 9 per poi dirigersi alla sede dell'ufficio scolastico regionale, in via Forte Marghera. «Diciamo no - dicono - a una scuola che insegna ai giovani che è normale lavorare gratis, senza diritti e sicurezza. Così non si combatte la disoccupazione, si formano nuovi schiavi».

All'esterno dell'ufficio scolastico i manifestanti hanno acceso fumogeni e "sparato" schizzi di vernice rossa contro i muri, in rappresentazione dello spargimento di sangue. Più tardi si sono trasferiti nello spazio Pandora, all'interno dell'edificio ex Cup occupato nell'area del vecchio ospedale Umberto I di Mestre, per mettere a punto il programma delle prossime iniziative.

Protesta degli studenti all'ufficio scolastico

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Studenti in piazza contro l’alternanza scuola-lavoro

VeneziaToday è in caricamento