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Cronaca

Tute bianche e mascherine, attivisti in strada per chiedere di fermare l'inquinamento

Sabato flashmob tra Venezia, Mestre e Mira. Proteste contro una politica accusata di non dedicare abbastanza attenzione alla questione ambientale, con danni per la salute di tutti

In bicicletta, a piedi, con pattini e qualsiasi altro mezzo non a motore. Sabato 4 marzo a Venezia, Mestre e nel Mirese, i comitati anti smog hanno organizzato cortei e flashsmob per sensibilizzare la cittadinanza e protestare contro amministrazione veneziana, giunta regionale e Actv, accusate di non intraprendere misure idonee a contrastare l’inquinamento da polveri sottili. Il risultato, secondo i comitati, è che i cittadini "sono costretti ad affrontare, privi di adeguate misure di prevenzione e contenimento, un’emergenza sanitaria che colpisce la popolazione con malattie e morti in costante aumento".

"Le iniziative vogliono anche denunciare il fallimento del piano di risanamento dell’aria della Città Metropolitana - si legge nella nota divulgata qualche giorno fa - fatto di misure blande, insufficienti, non coordinate che hanno lasciato e lasciano ogni anno migliaia di persone esposte per settimane a livelli altissimi di PM10". I comitati si sono riuniti per chiedere alle istituzioni di smettere di stare alla finestra e intraprendere azioni strategiche come investire sul trasporto pubblico per renderlo efficiente, non inquinante, alla portata economica di tutti, sui blocchi del traffico su alcune aree particolarmente a rischio e un diverso utilizzo dei grandi assi viari vedi tangenziale, sull'obbligo per tutti i mezzi acquei di sistemi per ridurre le emissioni e utilizzo di carburanti non inquinanti. E ancora, sulle grandi navi fuori dalla laguna.

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Foto Silvia Compagnin

MESTRE - Alle 15 ritrovo in piazzetta Coin, con manifestazione in bicicletta. Il percorso è di circa 4 chilometri, adatto a tutti, i manifestanti indossano tute bianche e mascherine. Il corteo attraversa piazzale Cialdini, dove con un breve flash-mob fatto di cartelli e striscioni viene sottolineata l’importanza di avere un sistema della mobilità pubblica non inquinante e costoso. Iniziativa volta a richiedere alla Regione Veneto maggiori risorse per bus e treni, in particolar modo per favorire i pendolari (studenti e lavoratori), che attualmente "viaggiano su mezzi inquinanti, inefficienti e costosi". Il corteo poi si dirige allo svincolo tangenziale Castellana. Infine rientro nel centro di Mestre e conclusione sotto al municipio.

VENEZIA - Alle 14.30 partenza dal pontile Actv di Sacca Fisola di un flashsmob itinerante tra pontili e calli per richiedere un'efficiente rete di rilevazione degli inquinanti, che le grandi navi si fermino fuori dalla laguna e che tutti i mezzi acquei utilizzino carburanti non inquinanti e sistemi di abbattimento delle polveri.

MIRA - Dalle 10 manifestazione in bicicletta a Dolo, partenza dalla rotonda Ca’ Tron. I partecipanti anche in questo caso hanno indossato tute bianche e mascherine esponendo striscioni e cartelli per segnalare i nodi critici della viabilità e dell’inquinamento su gomma e rotaia della Riviera del Brenta.

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