rotate-mobile
Cronaca

Manifesto di Venezia: in laguna il documento "per una nuova cultura del linguaggio"

Tanti rappresentanti della cultura e del giornalismo presenti alle Sale Apollinee della Fenice: "Cambiamo il linguaggio, liberiamo le parole dalla violenza per un’informazione corretta"

Sono quasi novecento le giornaliste e i giornalisti che, sottoscrivendo il testo elaborato da Commissione pari opportunità-Fnsi, Sindacato Giornalisti Veneto, Associazione Giulia e Cpo-Usigrai, si sono dichiarati disponibili a recepire i suggerimenti per un utilizzo delle parole scritte e delle immagini rispettoso delle donne, specie nella cronaca legata a casi di violenza, e delle persone. Una presa di coscienza necessaria e che riconosce il ruolo fondamentale che rivestono i mass media nella rappresentazione della realtà per quel cambiamento culturale necessario per raggiungere quella parità di genere fra gli obiettivi delle Nazioni unite.

"Insegnare il Manifesto nei corsi per giornalisti"

Prima la lettura dei saluti dei presidenti di Senato e Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini, e della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che con il Comune di Venezia hanno concesso il patrocinio alla manifestazione. Quindi il talk show al quale hanno partecipato Maria Pia Ammirati, direttrice TecheRai, Marco Tarquini, direttore dell’Avvenire, Tiziana Ferrario, inviata Rai, Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera, Carlo Verna, presidente Ordine nazionale dei giornalisti e Beppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale della stampa italiana. Da quest’ultimo è arrivata la proposta a Verna di adottare il Manifesto di Venezia quale modulo formativo nei corsi professionali per la categoria. In conclusione il sentito grazie al liceo artistico Guggenheim di Venezia i cui studenti hanno ideato il logo e il visual del Manifesto di Venezia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Manifesto di Venezia: in laguna il documento "per una nuova cultura del linguaggio"

VeneziaToday è in caricamento