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Forte Marghera: il confronto fra il sindaco e l'amministratore Marco Polo System, Pettenò

L'amministratore della società, in rotta con il Comune, aspettava al varco il primo cittadino in occasione della presentazione della mostra d'arte "Ritratti di famiglia". Lungo chiarimento tra i due, con alle spalle un lungo iter in Tribunale

L'ARTICOLO - Si sono confrontati pubblicamente giovedì a Forte Marghera, poco prima dell'inaugurazione della mostra "Gruppo di Famiglia" il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e l'amministratore di Marco Polo System, Pietrangelo Pettenò. Il gruppo, specializzato in sviluppo sostenibile e innovazione culturale, ha posizionato un banchetto con cui, attraverso volantini e slogan, ha alzato la voce nei confronti dell'amministrazione comunale.

“Basta accanimento – ribadisce Pettenò a chi entra al forte e si raduna attorno al banchetto – Brugnaro e Zuin, perdendo cause e ricorsi, stanno creando un’emorragia di risorse pubbliche e creando situazioni imbarazzanti per Venezia a livello nazionale ed europeo, dove Marco Polo System è realtà stimata e riconosciuta da ormai vent’anni. I personalismi della vecchia politica minacciano il futuro di Venezia”. "Dobbiamo rendere conto ai cittadini e alla Corte dei Conti", ha risposto il sindaco. Sullo sfondo una lunga vicenda giudiziaria che ha coinvolto la società contro il Comune, tanto che Pettenò parla di "accanimento".

Il nodo del contendere, fra il Comune e la Marco Polo sarebbe attorno alla scadenza della società, "in conseguenza alla decisione unilaterale del Comune di Venezia di uscire dalla società per liquidarla", scrive Pettenò, che ha chiesto al primo cittadino di essere nominato curatore fallimentare. E' lì il nodo del contendere: per una nuova società senza "in pancia" il Comune, che si è voluto defilare, serve tempo. E nel frattempo i lavoratori? "C'è la Corte dei conti che vigila", ha tagliato corto Brugnaro.

"Il Tribunale di Venezia ha dato ragione al socio greco Kede (Unione dei Comuni della Grecia), risultando così Marco Polo System come tacitamente rinnovata fino al 2020. Il Comune di Venezia è stato condannato a pagare le spese, ma cocciutamente si è opposto alla decisione del Tribunale ed è ricorso in Corte d'Appello, continuando a sostenere la tesi della scadenza al 2015 - aveva spiegato la Marco Polo System in una nota precedente -. Nei fatti (progetti europei come YouInHerit, dedicato alla valorizzazione dei mestieri tradizionali, in cui Marco Polo System è protagonista fino al 2019; sinergie con enti internazionali, come l’Unione dei comuni della Grecia e il ministero della cultura greca; reti transeuropee per la promozione culturale di cui Marco Polo System è promotore e gestore, come la neonata European Silk Road) Marco Polo System continua a portare avanti ideali e azioni di sviluppo culturale, sociale ed economico".

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