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Cronaca Marghera

Marea di furbetti nelle ex case Ater Il Comune vuole vederci chiaro

Un inquilino su tre vivrebbe senza i requisiti. In vista un aumento degli affitti per chi ha redditi più alti. Alcune zone diventano "esplosive"

Il Comune ha voluto vederci chiaro, e ha trovato molte irregolarità. Perché quando si parla di alloggi pubblici l'argomento è delicato, come le storie che si celano dietro a freddi numeri. Come riporta il Gazzettino, sullo "stock" di 500 abitazioni ex Ater ereditato da Ca' Farsetti grazie al federalismo demaniale, in 132 casi sono state rilevate incongruenze. O nella dichiarazione dei redditi o nelle carte catastali.

Nella maggior parte dei casi, a quanto pare, ciò si tradurrà in affitti più cari, proporzionale al livello di reddito supplementare scoperto. Le famiglie "furbette" non potranno lasciare i propri alloggi: una leggere regionale consente a una famiglia di rimanere un una casa popolare se non supera un tetto di 107mila euro l'anno di reddito. Le verifiche del Comune in poco più di un anno hanno portato alla scoperta di irregolarità per un valore di 300mila euro, ma secondo il Gazzettino questo fenomeno potrebbe toccare un livello da un milione.

All'orizzonte si staglia anche la questione delle ristrutturazioni di alcuni edifici alle prese con condizioni critiche. Un nodo che prima o poi l'amministrazione dovrà mettere le mani. Intanto in alcune zone di edilizia popolare, Ca' Farsetti vorrebbe intervenire con operazioni di "bonifica". Mandando via persone ritenute pericolose che sarebbero alla base di una convivenza difficile. Situazioni difficili si registrano in via Correnti a Marghera e alle Vaschette, dove sono iniziate le opere di demolizione.

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