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Cronaca Dorsoduro

La materna Santa Teresa sarà accorpata alla Diego Valeri. È scontro

All'attacco la consigliera Sambo: «L’immobile ristrutturato e rinnovato non è più destinato alla scuola: veneziani scippati». La replica dell'assessore Besio: «La consigliera vorrebbe una struttura per 19 bimbi con i costi energetici che comporta»

Era stata chiusa per ristrutturazioni importanti nel novembre 2019, dopo i danni arrecati dalla eccezionale alta marea. «Alle famiglie era stato assicurato che la Scuola materna comunale di Santa Teresa a Dorsoduro sarebbe stata riaperta dopo gli interventi ma, già da allora, si sentiva “puzza di bruciato” e si paventava, purtroppo non a caso, il rischio di una nuova speculazione che avrebbe portato via ai veneziani un’altra scuola». La consigliera comunale del Partito Democratico Monica Sambo va all'attacco dopo la notizia dell'accorpamento fra la materna Santa Teresa e la Diego Valeri. «Le famiglie avevano inviato una diffida a sindaco e giunta, e il 2 dicembre 2019 avevo depositato insieme al gruppo del Pd, una interrogazione in cui chiedevo all’assessore alle Politiche educative allora in carica quali fossero le intenzioni. Grandi promesse e rassicurazioni che si rivelano oggi solo delle false promesse elettorali», tuona la consigliera e segretaria provinciale del Partito Democratico.

«La campagna elettorale entra nel vivo e anche a livello locale il Pd utilizza l’unica arma a disposizione, screditare l’avversario - replica l'assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio - Nessun contenuto, solo una chiara voluta contrapposizione a tutto ciò che fa questa giunta. Dice bene la consigliera, usando termini come scippo, quello che farebbe lei alla sostenibilità ambientale attivando un edificio che può ospitare almeno il doppio dei bambini ma ne accoglierebbe forse poco più di una decina. Questi sono i numeri».

Dopo due anni, nel 2021, abbiamo fatto una nuova interrogazione sulla scuola Santa Teresa, in quanto non avevamo più avuto notizia della situazione - prosegue Sambo - Anche allora risposte vaghe e contraddittorie, ma intanto si promette, si rassicura, si spendono soldi pubblici e si prende tempo raggirando i cittadini. Poi, finalmente, nell’attualità incalzante della crisi energetica il Comune trova il suo “Cavallo di Troia”. Mercoledì scopriamo che la scuola Santa Teresa viene accorpata alla Diego Valeri, in quel plesso, mentre l’immobile, ora ristrutturato e rinnovato, sarà utilizzato per altri scopi, ovviamente ancora molto vaghi. L' assessore dichiara che "accorpare è doveroso". E le promesse fatte?».

«Le Terese quando sono state danneggiate dall'acqua granda contavano il doppio dei bambini di oggi. Una volta accolte alla vicina Diego Valeri le sezioni erano 3 per quest'ultima, e 2 per le Terese, oggi sono aumentate a 4 per la Diego Valeri e si sono ridotte a una sola sezione le Terese - contrattacca Besio -. In barba ai principi educativi, alla razionalità e al buon senso, approfittando del solito ritornello di chi non sa più a cosa aggrapparsi, facendo passare un’azione di risparmio e di buona amministrazione come una punizione contro i veneziani, nella solita battaglia personale contro il sindaco, la consigliera vorrebbe riabilitare una struttura per 19 bimbi, peraltro in calo, con tutti i costi energetici che comporta, destinata a una recettevità ben più alta. Con una campagna elettorale del suo partito in atto che predica a caratteri cubitali l'importanza dell'Agenda 2030 quanto a green, Sambo accusa che stiamo punendo i veneziani di oggi, quando la scelta da lei pretesa punirebbe i veneziani di domani: i nostri figli. Peccato non votino ancora». «È evidente la volontà di questa amministrazione di cancellare e distruggere i servizi educativi, siamo già alla terza struttura chiusa», conclude Sambo.

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