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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sicurezza

Piantedosi a Venezia: «Grande attenzione su via Piave». E annuncia rinforzi per la sicurezza

Il ministro dell'Interno ha partecipato al Cosp in prefettura. Poi a Palazzo Balbi per siglare l'accordo sul Nue 112

Doppio appuntamento a Venezia per il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Giovedì mattina ha partecipato al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) in prefettura, poi si è recato a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, per firmare un protocollo d'intesa con il governatore Luca Zaia per l'istituzione, anche nella nostra regione, del numero unico di emergenza europeo (Nue 112).

Con il prefetto, Michele Di Bari, e i rappresentati di forze dell'ordine e istituzioni cittadine, Piantedosi ha parlato delle criticità di Venezia e della sua area metropolitana a 360 gradi. «C'è grande attenzione su via Piave - ha assicurato -, che è luogo in cui si condensano alcuni fenomeni che abbiamo affrontato dando visibilità di presenza dello Stato, anche in termini di rassicurazione alla cittadinanza». Ma l'incontro è stato anche l'occasione per «affrontare i problemi legati alla criminalità organizzata, sulla quale dobbiamo tenere alta l'attenzione, e la sicurezza urbana. Ho già preannunciato al sindaco - ha aggiunto - la volontà di sostenere il sistema della polizia urbana, con interventi che il ministero metterà in campo anche in termini di sostegno finanziario ed economico».

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Nuovi innesti di forze dell'ordine

Il referente del Viminale ha anche annunciato nuovi innesti di forze dell'ordine a Venezia e in tutto il Veneto, «con stanziamenti aggiuntivi per assunzioni straordinarie di operatori, per coprire il turn over e andare anche oltre». Per il ministro, si tratta di innesti che «presi anno per anno possono sembrare limitati, ma si tratta di inserire personale più giovane e con maggiore capacità operativa. Venezia e il Veneto di certo non rimarranno indietro, perché sono contesti importanti, con grande presenza di turisti». Per la stagione estiva, in modo particolare, il prefetto Michele Di Bari ha confermato di aver ricevuto rassicurazioni dal ministro sui rinforzi per le località balneari, in particolare Chioggia e Jesolo: «C'è un piano con cui si decideranno gli aumenti per creare le migliori condizioni di sorveglianza».

Sulla visita di Piantedosi in laguna è intervenuto anche il senatore di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon: «L'attenzione da parte del ministero dell’Interno sulla gestione della sicurezza a Venezia è altissima e degna di nota - ha commentato -. Il ministro Piantedosi è alla sua seconda presenza sul territorio per interessarsi della particolare situazione che riguarda la nostra città, e che richiede un’attenzione particolare visto che Venezia è conosciuta nel mondo e l’acuirsi delle situazioni criminali oltre che pregiudicare la qualità della vita e la sicurezza dei nostri concittadini, ha una ricaduta vasta che supera i confini nazionali, soprattutto per quanto riguarda la piaga dello spaccio e della criminalità organizzata, le cui ricadute sociali sulla sicurezza in città sono tangibili».

Le critiche della Cgil Venezia

Non risparmia invece critiche la Cgil di Venezia. «Il ministro dichiara di avere una grande attenzione su via Piave - dice il segretario generale, Daniele Giordano -, che si condensa nella necessità di dare visibilità alla presenza dello Stato e rassicurazioni alla cittadinanza. Nessuna volontà, quindi, di affrontare la situazione di disagio sociale che attualmente investe gran parte della terraferma. Da un ministro ci saremmo aspettati idee precise su come garantire la sicurezza sociale del territorio, non le idee fallimentari che Brugnaro propone da otto anni e che hanno portato solamente ad un peggioramento della situazione».

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