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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Maxi frode fiscale, scoperto giro di fatture false per 200 milioni di euro

La guardia di finanza ha smascherato i responsabili ricostruendo le operazioni intercorse tra l'azienda e una serie di fornitori dislocati in diverse città, tra le quali anche Venezia

La guardia di finanza di Oristano ha scoperto un complesso meccanismo di frode operato da un’impresa, riconducibile a cittadini cinesi, sistematicamente dedita all'evasione fiscale mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Le indagini, dirette dalla procura di Oristano, si sono avvalse di numerosi riscontri acquisiti nel corso dei controlli svolti nei confronti di attività commerciali del medesimo settore. La ricostruzione delle operazioni intercorse tra l'azienda e una serie di fornitori dislocati in diverse città, tra le quali anche Venezia, ha consentito di smascherare la frode. Molte delle imprese finite sotto la lente di ingrandimento sono risultate "cartiere", di fatto inesistenti, create al solo scopo di emettere fatture elettroniche ed accentrare su di esse il debito iva derivante dalle operazioni documentate, omettendone la dichiarazione e il conseguente pagamento.

Il sistema utilizzato dalle "cartiere" era quello dell’«apri e chiudi»: in sostanza, nell’arco di due anni dall’apertura della partita iva intestata a prestanome di origine cinese, le società fatturavano vendite per decine di milioni di euro a favore di soggetti economici sparsi sul territorio nazionale, incassando i proventi delle fatture emesse e trasferendo sistematicamente il denaro verso l’oriente, per farne perdere le tracce. Terminato il ciclo vitale in tempo utile da riuscire a sottrarsi agli ordinari controlli di natura fiscale che avrebbero fatto emergere le incongruenze, tra le fatture emesse e l’assenza delle dichiarazioni fiscali e dei versamenti iva, i prestanome si rendevano irreperibili.

All’esito delle attività eseguite, sono state ricostruite emissioni di fatture per operazioni inesistenti per oltre 200 milioni di euro, con la constatazione di iva evasa per oltre 37 milioni. Sono in tutto 19 le persone denunciate, tra le quali un consulente fiscale italiano, per i reati di "emissione di fatture per operazioni inesistenti", "omessa dichiarazione", "dichiarazione infedele ed autoriciclaggio".

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