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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Truffa del bonus facciate, maxi sequestri per 85 milioni di euro

Operazione della guardia di finanza. Venti in tutto gli indagati

I finanzieri del comando provinciale di Treviso, nell'ambito di un'indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al bonus facciate, hanno eseguito una serie di perquisizioni e sequestri su 49 milioni di euro di crediti d’imposta, e oltre 2 milioni di euro fra somme di denaro e altri beni, nella disponibilità di venti indagati.

Nell’ambito dello stesso fascicolo, nel mese di gennaio del 2022, i "baschi verdi" avevano già sequestrato agli indagati crediti per 31,5 milioni di euro e disponibilità liquide per 2,5 milioni di euro. Nel complesso, quindi, le indagini hanno permesso finora di assicurare al patrimonio pubblico circa 85 milioni di euro.

I reati ipotizzati sono truffa e indebite percezioni a danno dello Stato, nonché riciclaggio, reimpiego in attività economiche e auto riciclaggio dei proventi. Gli indagati sono perlopiù giovani originari dell’est Europa, residenti tra le province di Venezia, Bolzano, Catania, Treviso, Rovigo, Padova, Bari e Pesaro Urbino. Per realizzare il meccanismo di frode, nel 2021 avevano strumentalmente attivato partite iva per ditte edili, attestando falsi interventi.

Fra gli indagati figura il titolare di uno studio di consulenza fiscale di San Biagio di Callalta (Treviso), che ha curato la costituzione delle aziende intestate agli stranieri e che, dai riscontri investigativi, pare essere l'ideatore dell’intero disegno criminoso. I crediti d’imposta, ottenuti all’insaputa dei proprietari degli immobili, sono stati in parte monetizzati mediante cessione a istituti di credito, in parte ceduti a ditte individuali create ad hoc o a società terze.

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