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Cronaca

I sanitari "no vax" possono tornare in servizio: in provincia sono circa 120

Il governo ha anticipato la scadenza dell'obbligo vaccinale, gli operatori sanitari possono tornare a esercitare. Intanto è partita la campagna antinfluenzale con 16mila dosi già somministrate nell'Ulss 3

Tornano in servizio medici e operatori sanitari che erano stati sospesi per non essersi vaccinati contro il Covid. I provvedimenti sono la diretta conseguenza del primo decreto del governo Meloni. L'esecutivo ha infatti anticipato la fine della scadenza dell'obbligo vaccinale dal 31 dicembre a ieri, martedì 1 novembre 2022.

Sono in tutto circa 120 gli operatori sanitari e tecnici-amministrativi che potrebbero essere reintegrati nel territorio veneziano: una novantina per quanto riguarda l'azienda sanitaria Ulss 3 (tra medici, infermieri, oss, tecnici e altri specialisti), e 29 per l'Ulss 4 (3 medici, 1 medico di base, 4 infermieri, 1 fisioterapista, 8 oss, 12 tecnici). La misura riguarda in genere medici e impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie e personale delle strutture che effettuano attività sanitarie e sociosanitarie. Eliminata anche la misura della sospensione dall’esercizio della professione.

Prima che il reintegro sia effettivo c'è da attendere il passaggio formale della riammissione nei rispettivi ordini professionali. Dopodiché resta da capire se tutti i sanitari coinvolti ritorneranno effettivamente al loro vecchio lavoro, dopo mesi di sospensione in cui potrebbero avere trovato altri impieghi, oppure impegni di diversa natura. Per coloro che rientreranno è sempre valida la regola di indossare la mascherina e adottare le corrette precauzioni igienico-sanitarie.

Sul reintegro dei sanitari è intervenuto anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine dell'incontro sull'autonomia a Roma con il ministro Roberto Calderoli. «Non rinnego tutto quello che è stato fatto in questi mesi per il covid, ho fatto tre vaccini peraltro. I medici sarebbero comunque rientrati fra due mesi. - ha detto - Noi abbiamo una grossa necessità di avere medici, tanto è vero che solo nella mia regione ne mancano almeno 3mila».

Intanto è stata avviata, con qualche giorno di anticipo rispetto agli anni precedenti, la campagna antinfluenzale. Delle 115mila dosi di vaccino distribuite nell'area Ulss 3, nei primi 10 giorni ne sono state somministrate circa 16mila. Di queste, oltre 250 a personale sanitario. «È un buon dato e un'accelerata rispetto al passato, considerato anche che il picco dell'influenza sarà dopo Natale e quindi abbiamo ancora due mesi davanti per continuare a vaccinare - commenta il dottor Vittorio Selle, del servizio igiene e sanità pubblica - Inoltre stiamo organizzando delle attività specifiche, tra le quali un "vaccination day", il 26 novembre al Palaexpo, dedicato a forze dell'ordine e altre categorie».

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