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Nuova mammografia 3d con tomosintesi, l'ultima tecnologia per la prevenzione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

Il Centro Clinico Radiologico, storica radiologia convenzionata nel centro di Mestre, si trasferisce da viale Garibaldi a via Ancona, vicino alla cittadella universitaria

Il Centro di Medicina di Mestre ha trasferito il Servizio di Radiologia ed Ecografia Convenzionato SSN (già noto come Centro Clinico Radiologico) da viale Garibaldi 50 a viale Ancona 5 (laterale di viale Torino, a due passi dall'Università). L'ex Centro Clinico Radiologico, nato nel 1953, è stato il primo ambulatorio radiologico privato della città.

"Oggi, come servizio convenzionato, viene rinnovato totalmente e ammodernato nelle apparecchiature tecnologiche, grazie ad un investimento che supera i 1.5 milioni di euro - ha spiegato in occasione della presentazione ufficiale del servizio, l'amministratore delegato Vincenzo Papes - in cui la parte del leone la fanno la nuova Risonanza magnetica aperta total body (800 mila euro) ed il nuovo Mammografo digitale 3D con tomosintesi (300 mila euro). Un potenziamento che ha richiesto un significativo adattamento della struttura, che è stata portata dai precedenti 1.500 agli oltre 2.000 metri quadrati attuali (400 dei quali dedicati alla Radiologia), un potenziamento e adeguamento impiantistico (cantiere record in appena 45 giorni, che ha coinvolto 12 imprese e più di 50 addetti), offrendo così ai pazienti spazi più funzionali e confortevoli, in un quartiere in forte espansione"

Alla presentazione erano presenti anche Chiara Puppini, della Municipalità di Mestre, che ha elogiato l'investimento fatto in nuove tecnologie dedicate alla prevenzione di patologie importanti come il tumore al seno.

"Quando a determinare la messa in repentaglio della salute della donna è un male che agisce con estrema velocità, l'indagine diagnostica, con la sua precisione, è fondamentale - ha detto - Per questo è un bene che a Mestre vengano fatti investimenti in apparecchiature di ultima generazione che diventano un valido strumento per il medico che le deve utilizzare per una diagnosi precoce".

In merito all'ammodernamento tecnologico, in particolare modo, è intervenuto il direttore sanitario della Radiologia, dott. Sergio Premuda (già primario in diversi ospedali veneziani), che si è concentrato sul Mammografo digitale 3D con tomosintesi.

"La tomosintesi consiste in una modificazione della mammografia digitale in grado di acquisire con movimento ad arco del tubo una serie di proiezioni bidimensionali del seno che vengono elaborate con algoritmi simili alla TAC. - ha spiegato il dottor Premuda - In pratica, è come se la mammella venisse scomposta in più strati che vengono sovrapposti tra loro ottenendo un'immagine 3D della mammella stessa. Si apprezzano meglio le lesioni, definendone in modo più definito le caratteristiche, permettendo una migliore diagnosi tra forme benigne e maligne, e limitando il numero delle biopsie non necessarie".

Ogni anno la Radiologia convenzionata effettua oltre 4.000 mammografie. Numeri che grazie alle nuove dotazioni tecnologiche potranno essere incrementati notevolmente.

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