Sicurezza, Alfano d'accordo con Brugnaro: "Militari a Venezia anche l'anno prossimo"

Tornano i militari sulle strade per tutelare la sicurezza dei cittadini: è questa l'intenzione dichiarata dal ministero dell'Interno Angelino Alfano durante un incontro non ufficiale con il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Perché, come riporta Il Gazzettino, la città lagunare ha dimostrato di possedere una "visione pratica dal punto di vista amministrativo e lungimirante da quello politico", e quindi un progetto - anche in materia di sicurezza urbana - che merita di avere un seguito pure il prossimo anno. Tanto che il Guardasigilli avrebbe dichiarato l'intenzione di parlarne con il prefetto.

Il primo cittadino ha presentato un rapporto delle attività e dei risultati ottenuti grazie al supporto dei Lagunari della Serenissima tra il centro storico e la terraferma, evidenziando l'importanza della presenza degli uomini dell'esercito anche per la percezione della sicurezza per residenti e visitatori. Ha ricordato, inoltre, che Venezia ha sempre continuato a essere un fedele alleato del governo nazionale, schierato in prima linea nelle operazioni anti-terrorismo.

Non è la sola proposta di Brugnaro, che ha pure avanzato l'ipotesi di concedere maggiori poteri ai giudici di pace. Al ministero sarà inviato un documento ufficiale per proporre Venezia come luogo di sperimentazione, previa l'approvazione di un nuovo decreto legge. L'idea prevede che i giudici abbiano la possibilità di rinchiudere in cella di scurezza fino a 10 giorni coloro che si rendono colpevoli di reati di microcriminalità: ubriachezza molesta, furti e scippi, danneggiamenti, spaccio. Crimini che potrebbero essere estinti dietro il pagamento di una cauzione di 500 euro.