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Cronaca Marghera

Bettin ribatte alle minacce e alza il tiro: "Via i pusher da Marghera"

L'assessore all'Ambiente, che ha ricevuto pesanti intimidazioni nelle ultime settimane, mette nel mirino le zone degradate della Città giardino

Nonostante le minacce di morte. Nonostante quest'ultime abbiano messo nel mirino anche l'anziana madre. Nonostante commenti ignobili (con relativa denuncia) sui social network. Gianfranco Bettin, assessore all'Ambiente di Venezia, non tace. Anzi, intende sfruttare il clamore mediatico instauratosi attorno alla sua persona per denunciare pubblicamente, come del resto ha sempre fatto, i problemi che attanagliano la comunità di Marghera, che di converso (vedi fiaccolata dopo l'omicidio di piazza Mercato e le celebrazioni del primo maggio) dimostra una ferrea volontà di riappropriarsi della città.

MINACCE DI MORTE A BETTIN, BARA SULLA SUA CASA

Per farlo, però, ad affermarlo è lo stesso assessore Bettin, serve risolvere uno dei problemi principali che interessano alcune zone di Marghera: lo spaccio. In una nota il responsabile dell'Ambiente di Ca' Farsetti lancia accuse circostanziate.

BETTIN DENUNCIA L'AUTORE DI UN COMMENTO WEB

"Le istituzioni - scrive - hanno un modo solo per sostenere l'impegno civile dei residenti e non lasciar soli coloro i quali continuano a svilupparlo: realizzare i progetti positivi da tempo annunciati, come ad esempio il progetto “Porta Sud” che cancellerebbe il bubbone delle ex Vaschette e farebbe davvero di questa zona uno dei degni ingressi della nostra città e un luogo riqualificato strutturalmente. Naturalmente, occorre anche contrastare chi ne sta facendo un luogo di malaffare e di degrado, con presenza di covi di malavitosi e di spacciatori in particolare. Si sosterrebbe lo sforzo dei valorosi in campo, ad esempio, cacciando immediatamente dai loro alloggi che sono dei covi la nota spacciatrice che in via della Rinascita ha fatto il punto di ritrovo di una banda di pusher o cacciando i due altrettanto notori spacciatori che hanno fatto lo stesso in via Correnti, oltre che ovviamente quelli insediatisi nelle ex Vaschette o che bazzicano l’area tra il Gin Bar e l’Osteria Bandiera. Si toglierebbero spazi a questi infami e si darebbe respiro e forza a chi sta lavorando per il bene comune".

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