Manager minacciato, l'ad Fincantieri: "La stampa non fa un buon lavoro"
Giuseppe Bono ha attaccato l'articolo pubblicato da un quotidiano ligure: "Questo non è un buon servizio al Paese e all'industria per evitare che simili episodi si possano verificare"
"Ieri abbiamo letto un articolo che ci ha fatto rabbrividire: questo non è un buon servizio per evitare che simili episodi si possano verificare": così Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato la notizia, diffusa da un quotidiano ligure, delle minacce via sms giunte a un manager della società, in relazione a commesse che sarebbero state affidate ad un imprenditore legato alla camorra.
A margine della cerimonia, a Marghera, di posa in bacino del primo blocco di Costa Diadema, che sarà la nuova ammiraglia della compagnia armatoriale, Bono non ha nascosto il suo disappunto per quanto riportato nell'articolo. "Siamo un'industria di frontiera - ha aggiunto - nel senso che forse, contrariamente ad altre situazioni, nelle quali si preferisce sopire piuttosto che far esplodere le risposte che bisogna dare al mercato, a una nuova situazione globale, noi dobbiamo affrontare la situazione a viso aperto. Questo naturalmente provoca delle reazioni - ha rilevato - che noi ci auguriamo siano dialettiche, non scomposte".
In questo, ha attaccato riferendosi specificatamente all'articolo, "notiamo che la stampa non fa un buon lavoro, non lo fa ai lavoratori, non lo fa all'industria italiana, non lo fa al Paese. Non lo fa al rigore, alla moralità che deve avere il Paese. E corre sempre, piuttosto, alle notizie 'scandalistiche' per non dire altro, per attirare l'attenzione su episodi - ha concluso - che invece non solo dovrebbe ignorare ma dovrebbe stigmatizzare. Questo invece non lo notiamo: è un male per tutto il Paese". (Ansa)
