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Cronaca San Marco / Riva del Carbon

Si rovescia la benzina addosso e minaccia di darsi fuoco in Comune

Il 53enne ha annunciato di volersi suicidare dentro Ca' Farsetti, venerdì. È un invalido in attesa di un alloggio, c'è stata una trattativa con il sindaco

Un gesto estremo ed eclatante, dopo che per l'ennesima volta le sue richieste di aiuto si sono scontrate contro la burocrazia. Non è casuale la scelta di un disabile che venerdì mattina poco dopo le 12 ha minacciato il suicidio al piano terra di Ca' Farsetti, cospargendosi di benzina e annunciando l'intenzione di darsi fuoco. Accendino in mano. Poco prima aveva chiesto per l'ennesima volta un contributo alla macchina comunale.

Subito le persone presenti nella struttura si sono radunate intorno all'uomo, F.P., 53 anni, non nuovo a proteste anche a mezzo stampa, come per esempio quando chiese la possibilità di ottenere un posto barca riservato ai disabili a Ca' Farsetti. Tra gli altri, lo stesso sindaco Luigi Brugnaro ha intavolato una trattativa nel tentativo di farlo ragionare. Il veneziano infatti ha inscenato l'estrema forma di protesta per reclamare un alloggio per sé e la propria compagna, a quanto pare costretti a vivere in una barca dopo essere retrocessi nella graduatoria per l'assegnazione di un appartamento. "Da cinque mesi non ho altro posto dove dormire - racconta - da quando a dicembre il mio socio è scappato con tutti i soldi. Gestivo un ristorante a Murano, ma quando le cose andavano bene i miei parenti si facevano sentire. Ora invece non abbiamo più nessuno".

Minaccia di darsi fuoco a Ca' Farsetti

Fortunatamente la situazione è tornata alla normalità nel giro di pochi minuti: l'uomo è stato convinto da Brugnaro a gettare a terra l'accendino che teneva in mano, dopodiché tra i due c'è stato un abbraccio. Il primo cittadino ha assicurato che la sua situazione sarà analizzata e che si troverà una soluzione. Sul posto anche operatori del 118 e vigili del fuoco, oltre alla polizia di Stato e i vigili urbani. "Butta quell'accendino, ora me ne vado. Perché tu non mi stai ad ascoltare - aveva incalzato il primo cittadino - Tutto si risolve, ma tu mi devi ascoltare". Messo alle strette il 53enne ha guardato negli occhi il sindaco e ha lasciato cadere sul pavimento l'accendino: "L'ho fatto perché di lui mi fido. Ha detto che prenderà in mano il mio problema. Penso che sia una persona seria. Ma la prossima volta se non cambierà nulla mi darò fuoco".

"La vicenda di oggi è toccante - ha poi dichiarato il sindaco Brugnaro - Episodi che raccontano meglio di altre cose la sofferenza di certe persone. Bisogna trattarli con rispetto: nella nostra impostazione di lavoro amministrativo gli ultimi devono tornare a essere primi. Avvieremo verifiche su chi ha le case, perché questa persona viveva in barca. Guarderemo se tutti avevano le carte in regola".

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