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Cronaca Mira

Tassi da usura sul prestito, la banca deve risarcire 150mila euro

Il Monte dei Paschi è accusato di aver imposto fino al 622 per cento a un imprenditore di Mira, agendo in modo scorretto per oltre otto anni

Un tasso di interesse talmente elevato da essere considerato usura: è quanto stabilito dal giudice del Tribunale di Venezia in merito a un prestito concesso dal Monte dei Paschi di Siena a un imprenditore di Mira, nel frattempo fallito. Come riporta la Nuova Venezia, ora l'istituto bancario sarebbe stato condannato a restituire 150mila euro più gli interessi, soldi di cui godranno i creditori del fallimento.

Secondo la sentenza, senza alcun accordo scritto il titolare della “Naletto Costruzioni sas” si sarebbe visto addebitare illecitamente interessi anatocistici (cioè il pagamento di interessi su interessi), commissioni di massimo scoperto, spese e altre commissioni per circa quattordici anni, dal 1997 al 2011, anno in cui la ditta fu dichiarata fallita. La chiusura arrivò con un pesante passivo, tanto che la Procura aveva messo sotto inchiesta per bancarotta la figlia del titolare ormai deceduto.

Con le nuove verifiche si è scoperto che la banca avrebbe praticato tassi da usura per 33 trimestri: pare che il picco sia stato toccato nel secondo trimestre del 2007 con il 622%, mentre in altri momenti fu del 333% o del 259%. Per il resto, la media è quella del 90-100%. Oltre a restituire i soldi, il Monte dei Paschi dovrà pagare gli interessi e la parcella del consulente tecnico d’ufficio.

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