Missione Burundi, pediatra di Marcon e cittadina infermiera volontaria in prima linea
Maria Grazia Boggian di Marcon è partita per il Burundi con Associazione Rafiki pediatri per l'Africa x 20 giorni va a supportare un healt center da poco aperto dalle suore italiane e locali, con un pediatra e 3 infermiere. Il presidente del Consiglio comunale di Marcon Arcangelo Varlese si complimenta con tutto lo staff: "Bravi per aver fatto della vostra vita una esperienza di volontariato un progetto per il mondo, grazie per quello che fate".
Maria Grazia Boggian di Marcon(VE), insieme a Lorenzo Menghetti (pediatra), Angela Rossi e Oliva Pasin, è partita per il Burundi nell'ambito dell'attività della onlus Rafiki Pediatri per l'Africa. La loro attività si svolgerà per un paio di settimane nell'Health Center di Gitega , gestito dalle Serve di Maria di Chioggia.
L'Health center è stato inaugurato a Giugno, ed è assimilabile ad un distretto sanitario italiano, in cui ci possono essere dei ricoveri brevi. Maria Grazia e gli altri sanitari sono partiti carichi, non solo di voglia di fare, ma anche di medicinali e di un ecografo che, per quanto obsoleto, sarà un importante risorsa diagnostica. Saranno gli stessi operatori che si avvicenderanno nel corso del periodo di collaborazione, a formare i sanitari locali
Lo scopo della missione, oltre a quello di fornire assistenza clinica pediatrica, è quello di formare il personale locale .
La capacità diagnostica del personale africano, soprattutto per le patologie locali, è indiscutibile, viene a mancare, con una certa frequenza, la capacità di somministrare una terapia corretta. E' questo il motivo per cui proprio nei paesi a risorse sanitarie limitate, sta aumentando la resistenza ai comuni antibiotici . Situazione tanto più grave nel momento in cui, oltre il 10 % della popolazione attiva è affetto da AIDS, e un ulteriore 15 % da TB
Il dottor Andrea Passarella, pediatra di tanti bambini di Marcon, partito il 18 Giugno per la stessa missione sottolinea: "La nostra onlus opera dal 2007 nei paesi dell' Africa subsahariana , collaborando con i presidi sanitari territoriali già esistenti. L'attività è su base esclusivamente volontaria ed è rigorosamente autofinanziata. Il nostro problema principale non è quello finanziario, ma quello relativo al tempo da dedicare a questa attività. Il tempo che vorremmo utilizzare è molto inferiore da quello che possiamo usare, nonostante questo Maria Grazia, appena sbarcata dalle navi di " Mare Nostrum " dove ha contribuito al salvataggio in mare dei migranti africani, si è rapidamente imbarcata sul volo che la porterà al di là del Sahara per contribuire al miglioramento di quelle condizioni da cui, chi può, fugge".