rotate-mobile
Cronaca Lido

Monoblocco ospedale al Mare, 5 Stelle: «No abbattimenti». Pronta la laurea per il turismo

Vanin: «In piena pandemia non si può pensare di trasformare l’area in resort turistico». Una triennale in “Hospitality, Innovation and e-Tourism” di Ca’ Foscari promossa da Cassa depositi e prestiti e Th Resorts

«Se il Monoblocco dell’ex ospedale al Mare del Lido (Oam) di Venezia non è più di proprietà del Demanio potrà essere messo in vendita immediatamente». Si dice preoccupata la senatrice Orietta Vanin (M5s). Da due anni si discute del progetto di riqualificazione di Cassa Depositi e prestiti (Cdp) sull'area con un complesso turistico-ricettivo, una scuola internazionale, un centro benessere privato aperto al pubblico e la rigenerazione dei servizi sanitari.

I padiglioni

«È una notizia di enorme gravità in piena emergenza sanitaria - continua Vanin - In un momento così difficile e delicato per la salute della popolazione, la priorità ricade sull’aspetto economico derivante dalla vendita dell’immobile, per trasformare l’area in resort turistico. Chi ha la responsabilità della salute pubblica deve rispondere ai cittadini e alle persone ammalate che usufruiscono dei servizi del distretto, e che da mesi chiedono trasparenza in merito e hanno diritto alla continuità assistenziale sul territorio. Ho chiesto un appuntamento con il direttore regionale per l’Agenzia del demanio affinché si intervenga su questa prospettiva».

Ed è battaglia sull'abbattimento dei 5 padiglioni (Vicenza, Verona, Venezia, Belluno e Orfani di Guerra), per i quali Italia Nostra ha depositato un ricorso al Tar chiedendo la verifica della presenza di vincoli che ne impedirebbero la demolizione e ne imporrebbero la conservazione. Il tribunale si è espresso rinviando di un anno il giudizio, poiché il progetto Cdp aveva garantito la salvaguardia dei beni comuni. Secondo l'associazione per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale Italia Nostra, che si è rivolta al tribunale, questi padiglioni «furono dichiarati di interesse culturale con decreto del 20 maggio 2008 dell’allora direttore Ugo Soragni. Il 24 giugno 2020 la commissione regionale per il patrimonio culturale del Mibact (ministero dei Beni culturali) ha autorizzato Cassa depositi e prestiti, proprietaria, a demolirli».

Il cronoprogramma per l'area

In base al cronoprogramma per l'Oam, presentato a gennaio scorso da Agenzia Sviluppo, a febbraio sarebbe arrivata in Consiglio comunale l'approvazione della variante sull'area per presentare il progetto esecutivo del complesso turistico alla Soprintendenza. Poi l'acquisizione da parte di Cdp del Monoblocco (per la demolizione). «A fine 2021 si attende il permesso di costruire e poi in due anni, due anni e mezzo, si dovrbbe arrivare alla realizzazione dei resort e dell'Università. Resteranno in piedi quasi tutti i padiglioni esistenti - ha confermato il presidente dell'Agenzia Beniamino Piro - Ed è previsto il rilancio degli immobili privati in disuso, Des Bains, Forte Malamocco ed Excelsior».

Il polo sanitario, aveva ribadito nell'occasione della ripresentazione del progetto il consigliere comunale Paolo Romor, «può essere rigenerato perché il progetto economicamente sta in piedi, grazie all'intervento del privato che riqualifica l'area». Per lo stesso motivo sarebbe quindi possibile «restaurare la chiesa di Santa Maria Nascente e il teatro Marinoni (a spese del privato), per restituirli alla libera frequentazione della cittadinanza. È una necessità per Lido e Pellestrina - aveva concluso -. Il progetto di Cdp fa da traino a un ritorno d'interessa da parte dell'Ulss al Lido e siamo pronti ad ospitare una parte turistica di qualità approfittando del fatto che chi può investire sulle nostre zone riqualifica la parte sanitaria».

La laurea 

Interamente in inglese, con 50 posti dei quali 5 per studenti extra-europei: è nato il corso di laurea proposto dall’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con la Scuola Italiana di Ospitalità, promossa da Cdp e dal gruppo Th Resorts, di cui si parlato in riferimento al progetto del Lido. Il nuovo percorso di studi rappresenta la novità per l’offerta formativa di Ca’ Foscari per l’anno accademico 2021-2022, per il quale si sono appena aperte le iscrizioni. «L’Ateneo mette a disposizione le proprie competenze scientifiche a supporto del progetto e l’interesse a delineare un percorso formativo fortemente connesso al mondo del lavoro e alle istanze delle parti sociali in ambito turistico», commenta Salvatore Orlando, direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica di Ca’ Foscari, che propone la nuova laurea. Le competenze digitali, gestionali e di sostenibilità saranno tra i tratti distintivi del programma. Inoltre, ci saranno corsi su una seconda lingua straniera oltre all’inglese (le opzioni sono spagnolo, francese, portoghese, tedesco, russo), e i laureati acquisiranno conoscenze sulla complessità del fenomeno turistico negli aspetti sociali, economici, culturali, antropologici e ambientali. 

«Il corso ha raccolto l’adesione di numerose realtà territoriali, dal Comune di Venezia alla Regione, dalle associazioni di categoria a diverse aziende del settore del turismo e dell’accoglienza – afferma la rettrice Tiziana Lippiello – Questa nostra prima laurea professionalizzante rappresenta un’opportunità di sviluppo e crescita di un Ateneo immerso nel suo straordinario territorio». Oltre a Th Resorts, tra i partner del progetto che offriranno opportunità di stage ci sono Club Med, Rocco Forte Hotels, Hilton Italia, Federalberghi e Confcommercio. Inoltre, studentesse e studenti potranno usufruire di specifici scambi con atenei e hotel school internazionali. Le lezioni si svolgeranno nelle aule di Ca’ Foscari, ma le innumerevoli strutture ricettive di Venezia e della regione Veneto permetteranno a studentesse e studenti di vivere l’esperienza di una vera e propria Hotel School diffusa sul territorio.

Il commento

«Condividiamo in pieno le preoccupazioni di alcuni cittadini dell'isola che non vogliono una riduzione dei servizi socio-sanitari, prospettata invece proprio con l'abbattimento del Monoblocco - commenta il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini di "Tutta la città insieme!" -. Il progetto presentato, oltre a una riduzione degli spazi da destinare a tali servizi, non prevede il parcheggio per l'utenza e lascia nel vago la questione della piscina che parrebbe, nella nuova realizzazione, scoperta e a uso promiscuo con i clienti dei futuri hotel. La cosa più grave, poi, è che si perde completamente l'opportunità di rilanciare la talassoterapia, che faceva parte della cultura ospedaliera di questa sede - e sul monoblocco - Appare una follia – dichiara Martini – procedere ancora per abbattimento e ricostruzione, se si è in presenza di immobili che possono essere recuperati: è contro ogni logica di riduzione del consumo del suolo e di produzione di rifiuti edili. Un progetto anacronistico».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Monoblocco ospedale al Mare, 5 Stelle: «No abbattimenti». Pronta la laurea per il turismo

VeneziaToday è in caricamento