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Cronaca

Pesci morti in laguna, Bettin: "Se c'è chi ha inquinato va sanzionato"

L'assessore all'Ambiente plaude all'iniziativa della Procura di aprire un'inchiesta: "Abbiamo bisogno della massima chiarezza sulla vicenda"

"Se qualcuno ha inquinato dovrà essere punito". A mettere i puntini sulle I è l'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin, che interviene ancora una volta sulla moria di pesci che in questi giorni si sta registrando in laguna. Una vicenda che ha indotto anche la Procura ad aprire un fascicolo d'inchiesta: "Abbiamo bisogno della massima chiarezza – sottolinea il rappresentante della Giunta Orsoni – sulle cause e sulle conseguenze della grave crisi che in questi giorni ha provocato, tra l’altro, la morìa di un’ingente quantità di pesci in laguna. Per questo guardiamo con grande interesse all’indagine aperta dalla Procura di Venezia che, ne siamo certi, aiuterà a fare luce sulla vicenda".

L'ARPAV ACCUSA LE ALGHE E IL GRAN CALDO

LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA

Una situazione contingente che però ha come sfondo una laguna che da tempo dà segnali di sofferenza: "A causa di fattori globali - spiega Bettin - e di fattori prettamente locali (le modificazioni della morfologia, i cambiamenti delle correnti, la qualità ambientale di certe aree, gli effetti sistemici di tali mutamenti). Fenomeni particolari, come le ondate di calore o il persistere di temperature elevate, possono rappresentare delle aggravanti, esattamente come altre circostanze, a esempio il dilavare in laguna, grazie alle continue piogge dei mesi scorsi, di nutrienti che possono aver prodotto un abnorme fioritura algale e, quindi, con il caldo e la putrescenza, aver accentuato l’anossia e la morìa dei pesci".

Secondo l'assessore quindi anche l'uomo potrebbe averci messo lo zampino. "Eventuali episodi di colpevole inquinamento devono essere severamente perseguiti - conclude l'assessore - C’è un’evidente sproporzione tra il peso economico e l’impatto ambientale delle grandi opere attualmente in esecuzione e gli interventi di tutela diffusa, compresi gli interventi compensativi di quelle opere, dagli importi infinitamente minori, dai tempi più lunghi, pochissimo o per nulla noti, pensati ed eseguiti senza vero coinvolgimento della città e delle sue rappresentanze".

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