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Cronaca Cona / Via Conetta

Tragedia nell'ex base di Conetta: giovane donna perde la vita nella zona dei bagni

La segnalazione al 118 è scattata verso le 13 di lunedì. La giovane è stata portata al pronto soccorso di Piove di Sacco, poi il decesso. Gli ospitati hanno protestato davanti alla base

Nonostante l'intervento dei sanitari del 118 di Piove di Sacco per lei non c'è stato nulla da fare. Tragedia lunedì nell'ex base di Conetta, dove sono ospitati oltre un migliaio di profughi. Una ragazza di 25 anni della Costa d'Avorio è deceduta dopo essere stata trovata priva di sensi in una delle zone adibite a bagni della struttura. A chiedere aiuto sarebbe stato il marito, preoccupato per il fatto che non vedeva tornare la giovane. Inutile la corsa in ospedale: la 25enne è spirata durante il trasferimento. La vittima si chiamava Sandrine Bakayoko ed era giunta in Italia il 30 agosto scorso. Era originaria della Costa d'Avorio, dove faceva il perito informatico. Era una richiedente asilo al pari delle altre cento donne circa che trovano alloggio nel "campo", come chiamano i profughi l'ex compendio militare. Era da una settimana che lamentava malessere, lunedì mattina il collasso.

RIVOLTA DOPO LA TRAGEDIA, OPERATORI "RECLUSI" PER ORE

La segnalazione al 118 è arrivata poco prima delle 13: il tragico epilogo un quarto d'ora più tardi. Sul posto si sono portati sia i carabinieri, sia la polizia. Per accertare le cause dell'accaduto e per tenere la situazione sotto controllo. I profughi ospitati nella struttura hanno dichiarato che, secondo loro, la ragazza si sarebbe sentita male verso le 7 della mattina. Molto prima rispetto all'effettivo intervento del 118. Ma un'altra versione da parte delle istituzioni parla invece di soccorsi immediati alle 13. "Quando è stata portata via era senza sensi - raccontano dalla struttura - è successo questo anche per come viene gestito il posto dove stiamo".

Per questo motivo nel tardo pomeriggio, quando era ormai buio, alcuni profughi hanno inscenato una protesta davanti al cancello della base. Hanno acceso dei fuochi e hanno mostrato dei cartelli per chiedere condizioni più dignitose, bloccando gli accessi. Proprio nel giorno in cui il nuovo prefetto di Venezia, Carlo Boffi, aveva dichiarato che "Conetta sarebbe stata alleggerita". Per ora, però, il problema rimane: la dimostrazione è anche l'ingente numero di forze dell'ordine schierate per far sì che la protesta non trascenda. Alle 20 non venive segnalato alcun problema di ordine pubblico. Dal punto di vista emotivo, dopo la tragedia delle ore precedenti, gli animi erano comprensibilmente tesi.

In serata è stata diramata una nota per far luce sull'intervento sanitario: "Alle ore 12.48 è giunta alla centrale operativa del Suem 118 di Padova una richiesta di soccorso per una giovane donna di nazionalità della Costa d’Avorio, trovata dal compagno riversa in bagno priva di conoscenza al centro di Conetta - si legge - Stante la gravità della situazione, la centrale operativa ha attivato sia l’equipaggio dell’ambulanza di stazionamento nel Comune di Cavarzere, sia l’automedica dell’ospedale “Immacolata Concezione” di Piove di Sacco. I sanitari, giunti tempestivamente sul posto, hanno prontamente iniziato le manovre rianimatorie e trasportato la donna al pronto soccorso piovese, dove, purtroppo è arrivata priva di vita. Poiché non è nota la dinamica dei fatti accaduti all’interno del centro di accoglienza prima del sopraggiungere del personale sanitario, e al fine di accertare le cause del decesso, la salma rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria".
 
 

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